thesis

Cancerogenesi orale del cromo esavalente in relazione alla riduzione nell'ambiente gastrico

Abstract

La determinazione della capacità riducente del succo gastrico umano in individui sani, in condizioni di digiuno e non, è un punto critico per la valutazione del pericolo cancerogeno da ingestione di cromo esavalente Cr(VI) e per lo sviluppo di modelli farmacocinetici quantitativi utilizzati nella valutazione del rischio. Nel presente studio, le reazioni di riduzione del Cr(VI) sono state valutate in 16 campioni di succo gastrico pre e postprandiali, prelevati da 8 volontari sani. Il succo gastrico umano era efficace sia nel ridurre il Cr(VI), come analizzato utilizzando il metodo colorimetrico s-difenilcarbazide, che nell'attenuare la sua mutagenicità nel test di Ames. La capacità media (± SE) di riduzione del Cr(VI) nei campioni post prandiali (20,4 ± 2,61 mg Cr(VI)/ml di fluido gastrico) era notevolmente superiore a quella dei campioni pre-prandiali (10,2 ± 2,39 mg Cr (VI ) / ml di fluido gastrico). Quando si utilizza il test di mutagenesi, la diminuzione della mutagenicità prodotta da campioni pre e post prandiali corrisponde rispettivamente, alla perdita di 13,3 ± 1,91 e 25,6 ± 2,89 mg Cr(VI) di succo gastrico/ml. La riduzione del Cr(VI) è stata rapida e soprattutto, completa in 30 min di reazione con il succo gastrico. La diminuita capacità di riduzione del Cr(VI) è stata correlata all'incremento dei valori di pH (4 a 8). L’attenuazione della risposta mutagenica è coerente con la mancanza di danno al DNA osservato nel tratto gastrointestinale di roditori dopo la somministrazione di Cr(VI) in acqua potabile. Questi risultati evidenziano la necessità di determinare la cinetica di riduzione del Cr(VI) nel tratto gastrointestinale umano in modo da valutarne i potenziali rischi per la salute dell'uomo derivanti dalla presenza del Cr(VI) nell’acqua potabile

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