Studio dell'intervallo QT dopo somministrazione di fentanyl e fentanyl-propofol-isoflurano nel cane sano

Abstract

Introduzione: La sindrome del QT lungo consiste in una disfunzione elettrica cardiaca che può condurre a torsade de pointes (TdP), grave tachiaritmia ventricolare polimorfa potenzialmente correlata a convulsioni, transitorie perdite di coscienza (T-LoC) e morte improvvisa. L’obiettivo del presente lavoro è stato la valutazione di eventuali prolungamenti dei tempi di ripolarizzazione indotti dal fentanyl, somministrato singolarmente e in associazione a propofol e isofluorano, mediante analisi degli intervalli QT e QTc. Materiali e Metodi: Lo studio è stato condotto su 30 cani sani di peso incluso tra 23 e 35 kg, di età compresa tra 6 e 42 mesi, ASA I, anestetizzati per procedure diagnostiche. I soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi. Nel gruppo F5, i pazienti hanno ricevuto fentanyl a 5 μg/kg EV; nel gruppo F7,5 hanno ricevuto fentanyl a 7,5 μg/kg EV; al gruppo FPI è stato somministrato fentanyl a 5 μg/kg EV seguito da propofol a 4-6 mg/kg EV e isofluorano. Il monitoraggio elettrocardiografico e dei parametri emodinamici è stato realizzato ogni 5 minuti per 25 minuti. I dati ottenuti sono stati confrontati tra loro e con i valori basali, rilevati al tempo T0 prima di qualsiasi somministrazione. Risultati: L’impiego di fentanyl a 5 μg/kg e a 7,5 μg/kg per via EV ha determinato prolungamenti significativi dell’intervallo QTc solo al tempo TP. L’associazione di fentanyl a 5 μg/kg EV, propofol e isofluorano ha evidenziato incrementi significativi nella durata del QT e del QTc ad ogni intervallo di tempo rispetto ai valori basali. Conclusioni: Il solo fentanyl a 5 μg/kg e a 7,5 μg/kg EV non provoca allungamento dell’intervallo QT. L’associazione del fentanyl, in dose di 5 μg/kg EV, con propofol e isofluorano ha determinato un prolungamento degli intervalli QT e QTc, la cui causa è ascrivibile agli agenti anestetici piuttosto che all’oppioide da solo

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