Ruolo della microscopia laser confocale nella diagnosi e follow-up delle patologie dei capelli e del cuoio capelluto

Abstract

Le patologie dei capelli e del cuoio capelluto sono molto frequenti, possono essere difficili da diagnosticare e spesso costituiscono la proiezione di patologie sistemiche o disagi psicologici. Pertanto, per un corretto inquadramento diagnostico, \ue8 necessario talvolta ricorrere all\u2019esecuzione di una biopsia, una procedura chirurgica invasiva che esita in una piccola cicatrice e che spesso viene percepita con disagio dal paziente. In tale contesto, la microscopia laser confocale (Reflectance Confocal Microscopy or RCM), una tecnica diagnostica non invasiva che produce immagini tessutali in vivo con una risoluzione quasi come istologica (biopsia ottica), risulta di particolare interesse. L\u2019RCM impiega un raggio laser a bassa potenza (830 nm, vicino all\u2019infrarosso) che scansiona la cute orizzontalmente producendo dettagliate immagini in bianco e nero, dall\u2019epidermide al derma papillare superiore con uno spessore che arriva fino a 200-300 \ub5m. Pertanto, l\u2019RCM consente di valutare i cambiamenti morfologici che avvengono nei pazienti affetti da patologie dei capelli e del cuoio capelluto e di individuare rapidamente le caratteristiche distintive di tali disordini, permettendo di giungere rapidamente ad una corretta diagnosi. Quindi, grazie all\u2019utilizzo di tale strumento \ue8 possibile ridurre il numero delle biopsie effettuate a scopo diagnostico e, quando tale procedura risulta comunque necessaria, l\u2019RCM risulta d\u2019ausilio nella scelta del sito pi\uf9 significativo su cui eseguirla. Infine, l\u2019RCM risulta particolarmente utile nel valutare la risposta terapeutica, consentendo durante il follow-up di individuare precocemente una possibile riattivazione o recidiva di malattia

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