Dispersione atmosferica a microscala di emissioni veicolari da flussi di traffico rilevati automaticamente e confronto con misure di qualità dell’aria

Abstract

La stima del contributo del traffico veicolare all’inquinamento atmosferico urbano è una informazione fondamentale per la popolazione e le amministrazioni. A questo scopo è stata condotta una simulazione microscala della dispersione delle emissioni da traffico veicolare presso un incrocio trafficato lungo la circolare interna a Reggio Emilia, una città di medie dimensioni nella parte centrale della pianura Padana (Italia settentrionale). L’area studiata include una stazione della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria: la stazione è classificata come sito urbano di traffico, ovvero ci si attende che la stazione sia principalmente influenzata dalle emissioni da traffico veicolare. I modelli di simulazione a microscala sono maggiormente adatti alla modellizzazione della dispersione in aree urbane, dove la concentrazione in gran parte dipende anche dalla stagnazione di aria dovuta ad edifici ed ostacoli. Micro-Swift-Spray (Aria Technologies, Francia), un modello di dispersione lagrangiano a particelle derivato direttamente dal modello Spray a scala locale, è stato utilizzato per simulare al dispersione delle emissioni da traffico veicolare (in particolare NOx e CO), tenendo conto anche della volumetria degli edifici e degli ostacoli. Un radar conta traffico installato localmente ha fornito velocità e lunghezza dei veicoli in continuo per un periodo di 12 giorni (13 – 24 gennaio 2014). Questi dati, assieme ai dettagli della composizione della flotta, sono stati usati per calcolare fattori di emissioni su misura in base alla tipologia, alimentazione, velocità e classe EURO di emissione. Sono stati prodotti dei campi 3D di concentrazione e i risultati sono stati confrontati con le misure locali di qualità dell’aria: la correlazione tra le concentrazioni orarie di NO x simulate ed osservate è risultata estremamente soddisfacente (r = 0.86). Il confronto con le misure di qualità dell’aria in condizioni di fondo urbano ha permesso di stimare meglio la performance del modello e la quantità di NO x primario e secondario al sito di studio

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