Biagio Marin (1891-1985) is one of the twentieth century greatest dialect poets in Italy. The dialect employed by the poet to celebrate life, death, the surrounding nature and his own innermost feelings is an ancient Venetian dialect, the “gravisano”. Marin’s theme lyrics are love and feminine charm, but also the profound loneliness of the twentieth century man. The poet publicly announced that he had left the Catholic Church, but in spite of this his “Canzoniere” contains also lyrics celebrating God and his immensity. Marin’s poems portraying the most impressive and charming places of his beloved homeland, Grado island, are here presented.Biagio Marin (1891-1985) è uno dei poeti dialettali maggiori del Novecento italiano. Il dialetto usato dal poeta per cantare la vita, la morte, la natura che lo circonda e le sue sensazioni intime è il gravisano, un dialetto veneto antico. Il poeta si contraddistingue come cantore della donna, dell’amore, ma anche della profonda solitudine patita dall’uomo del xx secolo. Nonostante Marin abbia dichiarato apertamente di essere uscito dalla Chiesa cattolica, nel suo Canzoniere troviamo anche un poeta che canta Dio e la sua immensità. Vengono qui offerte le poesie di Marin legate ai luoghi più suggestivi della sua amata terra, l’isola di Grado