Sociologia, psicologia e psichiatria transculturale a confronto con l'altro

Abstract

Negli ultimi decenni il fenomeno dell'immigrazione in Europa è diventato un elemento centrale del dibattito politico e culturale. Il discorso pubblico si è polarizzato su posizioni opposte e speculari: da una parte la percezione dei migranti come i dannati della terra da accogliere e proteggere, dall'altra come una minaccia da respingere per tutelare la nostra identità e stabilità sociale. La tensione tra questi due poli nasconde più di ciò che rivela. “Occidentali” e “migranti”, “noi” e “loro”, veniamo oggettivizzati in figure archetipiche, caratterizzate solo dal loro status e prive di tempo, luogo, cultura e individualità. In sostanza, gli avvenimenti dell'incontro con l'Altro non vengono indagati. Proponiamo la convergenza di un'analisi sociologica, psicologica e delle dinamiche istituzionali psichiatriche verso la messa in discussione delle modalità con cui ci confrontiamo con il nuovo e con l'Alterità, sia essa fuori o dentro di noi

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