La Banca etica: il modello VA.R.I.

Abstract

Nell’attuale contesto economico, tra le imprese bancarie e finanziarie che interpretano le istanze della creazione del valore etico si annoverano le “banche alternative”, orientate alla concessione di prestiti a tasso contenuto a fasce di clientela marginale e ad attività meritevoli dal punto di vista socio-ambientale. In Italia, Banca Etica nasce come punto di incontro tra risparmiatori (attenti ad una gestione del proprio denaro più consapevole e responsabile) e iniziative socio-economiche che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, nelle quali la produzione di ricchezza e la sua distribuzione sono fondate sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune. Le procedure di istruttoria finalizzate alla concessione dei finanziamenti utilizzate dalla Banca Etica sono, in parte, diverse rispetto alle procedure tradizionali. In particolare si riconosce un duplice binario valutativo: – la tradizionale istruttoria economico-finanziaria; – la valutazione etico-sociale effettuata mediante il modello Valori, Requisiti ed Indicatori (modello VA.R.I.). Il paper, dopo aver analizzato i contenuti della valutazione etica e la sua rilevanza rispetto alla tradizionale istruttoria economico-finanziaria, ipotizza una rivisitazione del modello di valutazione impiegato da Banca Etica, innestandosi nella più ampia problematica del rapporto tra indagine quantitativa e indagine qualitativa

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