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Physical and Chemical Features affecting starch digestion in ruminants

Abstract

L’amido è la maggiore fonte di energia per i ruminanti e la sua efficienza di utilizzazione nel tratto gastro-intestinale è importante per soddisfare i fabbisogni energetici dell’animale. La degradabilità dell’amido è misurata da diversi metodi (i.e., metodi in vivo, in situ, in vitro con inoculo ruminale e/o metodi enzimatici) e appare essere influenzata dal tipo di cereale, dai metodi di lavorazione e conservazione degli alimenti, dalla dimensione delle particelle, dal tipo di endosperma, etc.). La tesi è consistita di 4 esperimenti: Esperimento 1) la degradabilità dell’amido di diversi alimenti è stata valutata con un metodi condotto in situ ed il metodo in vitro proposto da Tilley&Terry: entrambi sono stati capaci di differenziare gli alimenti in base alla diversa degradabilità dell’amido. Esperimento 2) Un approccio enzimatico è stato studiato per determinare la quantità di amido degradato. Esperimento 3) Il metodo enzimatico ed il metodo Tilley&Terry sono stati comparati e sono risultati essere ben correlati, evidenziando la possibilità di utilizzare l’approccio enzimatico per studiare i fattori che influenzano la degradabilità dell’amido. Dato che pochi lavori scientifici hanno confrontato la degradabilità dell’amido di granelle e pastoni di mais, nell’Esperimento 4) sono stati raccolti campioni di mais conservati con diverse modalità (i.e., farina di mais, pastoni di granella e pastoni integrali di mais) per verificare quali le caratteristiche chimiche che influenzano la degradabilità dell’amido. I fattori che maggiormente condizionano la valutazione enzimatica della degradabilità dell’amido sono il contenuto in prolamine e l’umidità dei campioni. In conclusione, il metodo enzimatico può essere routinariamente utilizzato dai laboratori commerciali per la rapida valutazione della degradabilità dell’amido negli alimenti destinati all’uso animale.Starch is the main energy source for ruminants and its efficient utilization in gastro-intestinal tract is important to meet animal energy requirements. The starch degradability is determined by several methods (i.e., in vivo, in situ, in vitro ruminal and/or enzymatic methods) and is affected by type of grain, processing and conservation methods, particle size, type of endosperm, etc.. Four experiments were conducted: Experiment 1) starch degradability of different feeds was evaluated with in-situ and in-vitro Tilley&Terry methods: both are able to differentiate starch degradability among feeds. Experiment 2) An in-vitro enzymatic approach was studied to determine the amount of starch degradation. Experiment 3) Enzymatic and Tilley-Terry methods were compared, resulting well correlated and highlighting the possible application of enzymatic method to investigate the factors affecting starch degradability. Because few works compared the starch degradability of dry-ground and high-moisture corns, in Experiment 4) a data set of different conserved corn samples (i.e., dry, high-moisture and high-moisture-ear corns) was produced and chemical factors affecting starch degradability were studied. The most important factors influencing the enzymatic starch degradability were prolamin and moisture. Concluding, the enzymatic method could be used by commercial laboratories as a routine method for rapid determination of feed starch degradability

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