Abstract

Le specializzazioni funzionali, con mirati interventi di riqualificazione, spesso modificano gli impianti urbani esistenti per destinarli allo svago, alle attivit\ue0 ludiche, ai luoghi della cosiddetta \u201cutopia d\u2019evasione\u201d. Shopping, movida, sport, benessere, parchi urbani, spiagge urbane, acquari e parchi acquatici, bio-zoo, lunapark, water-front sono vere e proprie macchine per il divertimento dove spesso l\u2019artificiale diviene un richiamo irresistibile. Tali tendenze comportano spesso l\u2019innesco di processi di Disneyficazione dei luoghi, un fenomeno complesso con aspetti contrastanti che vanno considerati ed indagati non solo dal punto di vista strettamente turistico ma anche sociale e territoriale. Infatti il linguaggio delle immagini generato dal racconto iconografico delle cartoline, delle foto e oggi da quello narrativo del cinema e delle fiction ha alimentato la diffusione della cultura visuale della citt\ue0. Cos\uec come la Kodakizzazione che genera curiosit\ue0 e interesse per i luoghi producendo spesso delle mappe esperienziali. L\u2019immagine urbana ha da sempre risentito dello sguardo dei cineasti. Al cinema si \ue8 aggiunta oggi la proliferazione delle fiction e serie tv (per es. Don Matteo, Elisa di Rivombrosa, il Commissario Montalbano) con ritorni sorprendenti sotto il profilo delle presenze turistiche. Si tratta di una nuova El Dorado o ancora di illusioni di sviluppo per i territori

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