La compliance obbligatoria e volontaria dei sistemi di informazione e di controllo aziendali: modelli interpretativi, metriche di valutazione e verifiche empiriche.

Abstract

Il progetto di ricerca intende contribuire, da un punto di vista teorico, ad un avanzamento degli studi nel campo dei processi di compliance obbligatoria e volontaria e fornire, da un punto di vista operativo, indicazioni utili ai diversi soggetti coinvolti nei processi di compliance. In dettaglio, OBIETTIVO/RISULTATO ATTESO 1 Ottenere risultati interessanti innanzitutto con riguardo alla individuazione di modelli di comportamento tipici generalmente adottati dalle aziende italiane per l'adozione delle norme e dei regolamenti, basati sul grado di innovazione e cambiamento prodotti dal rispetto delle norme e dei regolamenti. I ricercatori, infatti, studiando le modalit\ue0 di realizzazione dei progetti di compliance, si aspettano di individuare tre tipologie di comportamento: le \u201caziende innovative\u201d, proiettate sul futuro, che utilizzano i processi di compliance volontaria e obbligatoria come opportunit\ue0 per introdurre significativi cambiamenti e miglioramenti nei SIC, sposando completamente lo spirito delle norme e delle linee guida; le \u201caziende tradizionali\u201d, ancorate al passato, che gestiscono i processi di compliance come un \u201cmale necessario\u201d limitando al massimo i cambiamenti nei SIC e riducendo al minimo i costi del progetto; le \u201caziende intermedie\u201d che pur condividendo l'obiettivo di fondo delle norme e delle linee guida e attivando cambiamenti significativi dei SIC sono frenate da fattori contingenti di contesto e d'azienda. OBIETTIVO/RISULTATO ATTESO 2 Individuare i fattori determinanti i modelli di comportamento di cui al punto precedente che possono essere manovrati per stimolare i comportamenti pi\uf9 virtuosi. I ricercatori, infatti, condividendo l'idea che i cambiamenti nei SIC vadano esaminati, non solo considerando i risultati ottenuti (ex post), ma anche esaminando il processo di cambiamento (ex ante), si aspettano di riuscire a individuare un set di variabili che determinano comportamenti di compliance pi\uf9 o meno innovativi a seconda della loro intensit\ue0. Si tratta di variabili legate al contesto ambientale, alle caratteristiche aziendali e alle modalit\ue0 con cui viene gestito il progetto di compliance. OBIETTIVO/RISULTATO ATTESO 3 Ottenere risultati significativi inerenti alla validit\ue0 delle metriche quantitative di misurazione della compliance, gi\ue0 sviluppate in letteratura e nei diversi contesti aziendali interessati dalla ricerca. I ricercatori, infatti, testeranno diversi strumenti di misurazione della compliance basati sulla qualit\ue0 dell'informativa finanziaria, sulla qualit\ue0 dei controlli interni e sugli indici di disclosure e di compliance, e rileveranno quelli effettivamente utilizzati dalle aziende esaminate ed incorporati nei software specifici. In quest'ambito ci si aspetta anche di verificare la possibilit\ue0 di estendere alcune metriche di misurazione particolarmente evolute in alcuni contesti, ad es. la compliance IFRS, la compliance ambietale, la compliance della trasparenza della PA, ecc. OBIETTIVO/RISULTATO ATTESO 4 Individuare sistemi \u201cmultipli e bilanciati\u201d di misurazione della compliance che considerino, oltre a indicatori quantitativi, anche parametri qualitativi espressione del livello di innovazione e di cambiamento generato dal processo di compliance obbligatorio o volontario. I ricercatori, infatti, si aspettano di avere riscontri circa la migliore affidabilit\ue0 di sistemi di misurazione della compliance che combinano la rilevazione dei risultati con quella dell'intensit\ue0 dei cambiamenti prodotti. Tali sistemi, infatti, dovrebbero essere in grado di misurare, non solo il rispetto formale dei requisiti di legge e delle linee guida, ma anche l'adesione sostanziale allo spirito di tali regolamenti, legata al grado di cambiamento generato nei SIC. Da un punto di vista teorico, esiste un ampio spazio di approfondimento del tema dato che la dottrina si \ue8 focalizzata su misurazioni quantitative di compliance emergenti dall'analisi documentale pi\uf9 che da analisi qualitative basate sullo studio dei comportamenti effettivamente attivati dalle aziende per adeguarsi alle richieste di soggetti esterni

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