research

\ubfQu\ue9 traducci\uf3n? Los m\ue9todos de traducci\uf3n en el an\ue1lisis contempor\ue1neo

Abstract

Sommario. Il presente articolo, pone sin dal titolo una domanda che risponde ad una curiosit\ue0 non solo dello studioso di traduzione ma anche di tutti quei discenti che hanno dei dubbi relativi all\u2019impiego dell\u2019uno o dell\u2019altro tra gli svariati metodi di traduzione proposti negli ultimi decenni. Accettato il presupposto che non esiste un unico metodo traduttivo, giacch\ue9 come afferma lo stesso Newmark tutte le traduzioni dovranno essere in una certa misura comunicative e semantiche, sociali ed individuali (ci\uf2 che varia \ue8 l\u2019enfasi posta sull\u2019uno o sull\u2019altro aspetto), nell\u2019articolo si cerca di proporre delle soluzioni concrete all\u2019annoso problema \u2018traduzione letterale/traduzione libera\u2019, \u2018semantica/comunicativa\u2019, \u2018diretta/obliqua\u2019. L\u2019articolo contiene, inoltre, la versione originale e l\u2019unica traduzione italiana dei 7 procedimenti traduttivi elencati da Vinay e Darbelnet nel loro ormai imprescindibile lavoro di stilistica comparata tra il francese e l\u2019inglese. Ai 7 procedimenti elencati dai due studiosi (il prestito linguistico, il calco, la traduzione letterale, la trasposizione, la modulazione, l\u2019equivalenza ed infine l\u2019adattamento), seguono nel nostro articolo esempi di comparazione tra lo spagnolo e l\u2019italiano. Fino al procedimento n\ub0 3, ci informano Vinay e Darbelnet, la traduzione non richiede l\u2019impiego di procedimenti stilistici particolari, in effetti si riduce al semplice passaggio dalla lingua di partenza a quella di arrivo e per questo non \ue8 di grande interesse. Tuttavia, se il prestito, il calco o la traduzione letterale vengono considerati inaccettabili dal traduttore, bisogna ricorrere ad una traduzione obliqua e, in ultima analisi, all\u2019adattamento (considerata l\u2019ultima risorsa di un traduttore). Resumen. Newmark en Approaches to Translation act\ufaa, desde el principio, una importante distinci\uf3n entre \u201cCiencia de la traducci\uf3n\u201d y \u201cArte de la traducci\uf3n\u201d. La primera es buena para un lenguaje hecho de unidades invariantes, en cierto sentido \u2018codificado\u201d (clich\ue9s, dichos, registros ling\ufc\uedsticos predeterminados, la jerga social, sectorial, t\ue9cnica, etc.), la segunda para un lenguaje empleado en manera creativa y \u201cno codificado\u201d (las met\ue1foras no usuales, el lenguaje literario, afectivo, etc.). Entre ellas no hay una neta l\uednea de demarcaci\uf3n: las dos pueden comparecer en el mismo texto y esconder su verdadera intenci\uf3n. Por eso a cada funci\uf3n textual tenemos que aplicar uno o m\ue1s m\ue9todos de traducci\uf3n. En este art\uedculo se propone la versi\uf3n original y la \ufanica traducci\uf3n al italiano de los 7 procedimientos de traducci\uf3n elencados por Vinay y Darbelnet en su imprescindibile an\ue1lisis comparativo entre el franc\ue9s y el ingl\ue9s. A los 7 procedimientos de traducci\uf3n (el pr\ue9stamo ling\ufc\uedstico, el calco, la traducci\uf3n literal, la transposici\uf3n, la modulaci\uf3n, la equivalencia y finalmente la adaptaci\uf3n), siguen en el art\uedculo ejemplos de comparaci\uf3n entre espa\uf1ol e italiano. Abstract: Since the beginning this article poses a question which answers to a curiosity of any scholar expert in traslation but also of all the students who have doubts on making reference to one or another translation method proposed in the last decades. In the article there are proposed solutions to the long-standing dilemmas \u201cliterary translation\u201d or \u201cfree translation\u201d, \u201csemantic\u201d or \u201ccommunicative\u201d. The text includes, as well, the original version of the only Italian translation of the 7 translation procedures by Vinay and Darbelnet in their essential work \u201cComparative stylistics of French and English\u201d. The 7 translation procedures listed by the two scholars (loan, calque, literal translation, transposition, modulation, equivalence, and adaptation), are supplemented by examples of comparisons between Italian and Spanish

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