Un inatteso contatto permette all'autore di dialogare, o meglio, di “chattare” con numerosi personaggi, vissuti in diverse epoche, dall'antichità al secolo scorso, e collocati nel mondo dantesco.
Eminenti letterati, matematici e filosofi (da Omero a Borges, da Pitagora a Poincaré, da Aristotele a Pascal, passando per Euclide e Archimede, Dante, Galileo, Newton e Leibniz e numerosi altri) parlano tra loro e con l'autore usando sovente le loro stesse parole, in un dialogo a più voci surreale e ucronico che Maria Gaetana Agnesi tenta inutilmente di moderare. Il gusto della citazione dotta ma anche impertinente, sovente riportata anche nella lingua originale, si accompagna a quello della curiosità su tutto, importante o futile che sia, al gioco di parole e al piacere del divulgare in allegria.
Il libro è una carrellata sul mondo dell'infinito, avente la matematica come filo conduttore ma senza tecnicismi né pretese di completezza, pieno di digressioni, variazioni sul tema, spunti di riflessione inaspettati