Adolescenti in bilico: dinamiche di avvicinamento e allontanamento dalla scuola in contesti difficili

Abstract

I dati sulla dispersione scolastica segnalano da tempo che il passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore è una fase critica durante la quale molti adolescenti abbandonano definitivamente i percorsi formativi nonostante l’obbligo scolastico. Diversi sono i modelli teorici che tentano di mettere a fuoco la complessità delle variabili in gioco al fine di attivare progetti di intervento adeguati (Migliorini et al, 2008). In un’ottica sociocostruttivista qualsiasi tentativo di analisi e di intervento deve provare a tener dentro macro, meso e microcontesti, rivolgendosi all’allievo come soggetto attivo capace di dare senso alla sua esperienza, comunicandola in maniera competente (Bruner, 1996; Parrello, Menna, 2006). Nei contesti socioculturali disgregati gli adulti di riferimento svolgono con difficoltà il loro ruolo protettivo ed emancipativo, in famiglia ma anche a scuola: ne consegue un senso di smarrimento e di disinvestimento dell’allievo dai processi formativi e dalla progettualità futura. In questi casi occorre dunque immaginare percorsi di orientamento intesi come sostegno al Sé in transizione e come esplicita lotta all’abbandono e alla dispersione scolastica (Parrello, 2009). La ricerca-intervento (Colucci, 2009) che qui presentiamo, è parte di un più ampio Progetto denominato E-Vai (Educazione, Volontà, Accoglienza, Integrazione), condotto in collaborazione con l’Associazione Maestri di Strada di Napoli e finalizzato all’applicazione di strategie di sostegno all’orientamento di ragazzi della scuola media inferiore che non intendono proseguire gli studi e che, per varie ragioni, sono a rischio di dispersione o sono già dispersi nella scuola. L’intervento, in corso nella periferia orientale di Napoli, prevede tre fasi: una di incontro con gli allievi di terza media individuati dai docenti e via via selezionati in base a motivazioni e capacità, per consentire la conoscenza reciproca e l’esplorazione del Sé e per provare a riattivare l’apertura verso un futuro formativo; la seconda fase prevede – previo coinvolgimento esplicito dei genitori – una serie di incontri laboratoriali con esperti per consentire ‘assaggi’ di mestieri e professioni; la terza fase prevede infine uno specifico accompagnamento educativo dei ragazzi iscrittisi alla scuola superiore. Per tutto il percorso sono previsti strumenti di monitoraggio e ricerca

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