Nei traumi vascolari complessi degli arti le lesioni venose sono presenti in oltre il 50% dei casi.
L’atteggiamento terapeutico nei loro confronti è evoluto nell’ultimo decennio essendosi passati da una posizione prevalentemente astensionistica (semplice legature) al convincimento dell’opportunità della riparazione della vena per ridurre le complicanze post-operatorie immediate e tardive. Sono stati individuati anche criteri di ordine clinico e strumentale per valutare la necessità alla riparazione del vaso, resa possibile anche in caso di estese distruzioni mediante sostituzioni con lunghi segmenti protesici.
In tale prospettiva si è presa in considerazione la casistica della Divisione di Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale Cardarelli – USL n.40 di Napoli - relativa a lesioni venose operate e controllate in follow-up di breve-medio termine, per verificare i risultati oggi conseguibili con l’intervento e come supporto ad una disamina dei criteri per la loro valutazione medico-legale