Profarmaci dell’arginina con elevata attività terapeutica

Abstract

La presente invenzione riguarda il campo dei profarmaci, utili nel trattamento delle disfunzioni endoteliali e di ogni altra patologia causata da una ridotta disponibilità di arginina e/o di monossido d’azoto. L’Arginina è considerata l’unico precursore fisiologico per la formazione di NO. Essa è classificata come aminoacido semi-essenziale essendo parzialmente assorbita dalla dieta e parzialmente sintetizzata de novo nell’adulto sano (Nutr. Rev. 1976, 34, 307-9; J. parent. Ent. Nutr. 1986, 10, 227-238). Si descrivono esteri dell’arginina (enantiomeri L- e/o D-) con D-galattosio utili come profarmaci dotati di elevata capacità di penetrazione attraverso le membrane cellulari e la barriera ematoencefalica. Gli esteri dell’invenzione, una volta assorbiti, rilasciano gradualmente l’arginina ed assicurano livelli di farmaco prolungati e elevati, generando una risposta terapeutica consistente e prolungata nel tempo. Ulteriori descrizioni Senza limitazione alcuna, ogni malattia che trae beneficio dal trattamento con arginina, è vantaggiosamente trattabile anche con i presenti esteri, i quali permettono una maggiore accessibilità dell’aminoacido nei comparti dell’organismo posti oltre le membrane cellulari e/o la BEE. Gli esteri dell’invenzione sono in grado di attraversare le membrane cellulari e la BEE sfruttando i sistemi di trasporto transmembranali specifici per gli aminoacidi cationici (Y+, B0,+, b0,+ e Y+L). Da un punto di vista tecnico, le metodologie utilizzate per l’ottenimento di questi risultati comprendono sintesi organica, NMR, HPLC-massa, colture cellulari, microscopia convenzionale e confocale. L’esterificazione con galattosio ha permesso l’ottenimento di una maggiore concentrazione di arginina a livello intracellulare e del SNC, facilitandone il passaggio attraverso le membrane plasmatiche e la BEE. Le malattie trattabili con gli esteri della presente invenzione sono in particolare le seguenti. Disfunzioni endoteliali, intendendo con tale termine ogni patologia caratterizzata da una alterata funzionalità dell’endotelio. Esempi di tali disfunzioni sono: insufficienza cardiaca congestizia, aterosclerosi, sindromi coronariche acute, angina pectoris, scompenso cardiaco cronico, ipertensione arteriosa (essenziale, reno-vascolare, gravidica o preclampsia, portale, ecc.). Altre malattie che possono vantaggiosamente essere trattate con gli esteri dell’invenzione sono: diabete, iperammoniemia da insufficienza epatica, disfunzioni erettili, dispermie seminali, in particolare quelle in presenza di oligoastenospermia, oligozoospermia e bradicinesi, patologie collegate ad una ridotta disponibilità di ormone della crescita (ad es. deficit della crescita), patologie collegate ad una ridotta disponibilità di poliamine cerebrali, patologie neurodegenerative quali il Morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e l’ictus cerebrale, ecc. Grazie all’attività elevata e prolungata nel tempo dei presenti esteri, si è ottenuto il vantaggio di evitare somministrazioni di arginina in dosaggi particolarmente elevati, e/o ripetute a breve frequenza nel tempo, con particolare vantaggio per quei trattamenti di carattere curativo o preventivo che richiedono una terapia prolungata. Inoltre, il superamento della BEE ha permesso di sfruttare efficacemente le azioni dell’arginina per patologie a carico del sistema nervoso centrale e periferico, evitando complicate e fastidiose procedure di somministrazione in-situ. Ulteriore oggetto dell’invenzione sono composizioni farmaceutiche, utili per il trattamento di patologie che beneficiano del trattamento con arginina, caratterizzate dal contenere un estere di arginina e D-galattosio

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