Il lavoro è articolato in quattro capitoli ed ha come
suo principale scopo quello di sottolineare, in maniera graduale, i vantaggi che possono derivare dall’impiego – anche congiunto – delle suddette metodologie, sia rispetto a strumenti più tradizionali di analisi dei costi, sia con riguardo a strumenti più innovativi, considerando il continuo proliferare di nuove proposte e il vivace fermento che ha caratterizzato la materia negli ultimi anni.
Specificatamente, il primo capitolo analizza l’importanza degli strumenti di analisi che hanno per oggetto i costi nell’ambito dei sistemi di pianificazione e controllo e, più precisamente, nell’ambito della contabilità direzionale.
Quindi, si delinea il contesto economico ed evolutivo in cui il target
costing e il kaizen costing hanno trovato ampia diffusione, evidenziando gli elementi caratterizzanti e ponendo enfasi sulle mutate esigenze informative e gestionali, che hanno reso necessaria l’introduzione di strumenti
innovativi e che hanno alla fine condotto all’affermazione del cost
management.
Ultimo aspetto, su cui tale capitolo si sofferma, riguarda le radici culturali
alla base del target costing e del kaizen costing, ossia gli elementi
che distinguono la contabilità direzionale delle imprese che hanno adottato
per prime questi strumenti, precisando sin da subito che si tratta di due
metodologie che trovano origine primariamente nell’ambito della cultura
imprenditoriale nipponica.
Il secondo e il terzo capitolo affrontano più dettagliatamente le due
metodologie trattandole singolarmente.
Nel secondo capitolo, dopo aver esaminato la genesi e i principi ispiratori
alla base del target costing, si procede ad un’analisi piuttosto tecnica
del funzionamento di tale strumento mettendo in risalto soprattutto il
profondo legame tra questo e l’attività di progettazione di nuovi prodotti.
Il capitolo prosegue con l’osservazione degli elementi fondamentali a
supporto del target costing, quali gli strumenti gestionali dell’analisi funzionale
e delle tavole dei costi.
Il terzo capitolo, invece, ha per oggetto il kaizen costing e segue, sostanzialmente,
il medesimo schema logico del secondo, quale l’analisi
della filosofia alla base della suddetta metodologia, il c.d. approccio kaizen, gli aspetti tecnici alla base del suo funzionamento e, infine, il confronto
con il target costing. Quest’ultima parte è particolarmente importante, in
quanto affronta la possibilità di un impiego congiunto e interattivo dei
due strumenti, possibilità che consente sicuramente, tramite l’utilizzo del
kaizen costing in fase operativa, di completare e sfruttare al meglio i
vantaggi derivanti dal processo di target costing.
Il quarto e ultimo capitolo propone una serie di strumenti da impiegare
per l’applicazione del target costing e del kaizen costing, con
l’obiettivo di supportare con casi pratici quanto esposto nelle sezioni
precedenti in una prospettiva teorica.
Più specificamente, dopo aver sottolineato l’utilità di una gestione basata
sui flussi di lavoro, si propone un esempio per il target costing che
ripercorre le varie fasi esposte nel secondo capitolo. Si illustrano, altresì,
alcuni utili strumenti di analisi che il management può praticamente impiegare
per supportare il processo di miglioramento continuo