La questione dell'immunità degli Stati esteri dalla giurisdizione in caso di violazione “grave” di obblighi fondamentali a protezione di diritti individuali

Abstract

Nell'intervento è stato preliminarmente affrontato il problema della qualificazione degli atti posti in essere dagli Stati con particolare riferimento all'impostazione accolta nella Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni del 2004, secondo cui il riconoscimento dell'immunità costituisce la regola, mentre la possibilità di convenire in giudizio uno Stato straniero può essere ammessa soltanto in alcune ipotesi tassative, da interpretarsi restrittivamente. Sono state poi analizzate alcune delle disposizioni più rilevanti della Convenzione del 2004, evidenziando le soluzioni che paiono discostarsi maggiormente dalla prassi precedente ed interrogandosi sull'impatto che la nuova Convenzione potrà avere su quegli ordinamenti interni che già prevedono una normativa specifica in materia di immunità degli Stati

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