Bellini, M

Bonifazi, V

Costa, F

Guglielmini, R.

Maltinti, G

Marchi, Santino

Marciano', F

Polloni, A

Italian

MALTINTI G

POLLONI A

BONIFAZI V

COSTA F

BELLINI M

MARCIANO' F

GUGLIELMINI R.

MARCHI, SANTINO

Archivio della Ricerca - Università di Pisa

EFFETTO DELLE ACQUE BICARBONATE, SUI LIVELLIGASTRINEMICI NELL’UOMOG. MALTINTI -A. POLLONI - S. MARCHI - V. BONIFAZI - F. COSTA - M. BELLINI -F. MARCIANO - R. GUGLIELMINIClinica Medica I dell’Università di PisaScuola di spec. ne in Malattie dell’apparato digerente - (aprile/giugno) 1988Estratto da CLINICATERMALE - Vol. 41 - Fasc. 2 - Pagg. 131/133PAROLE CHIAVE:Acque minerali bicarbonate, funzione gastrica, gastrina.KEY WORDS: Bicarbonate mineral waters, gastric function, gastrin.RiassuntoSono state valutate, in 10 volontari sani, le modificazioni dei livelli gastrinemici nei 60’ successivialla assunzione di 4 diverse acque minerali  bicarbonato-alcaline e di soluzione fisiologica, come con-trollo. Sono state osservate variazioni non univoche, dipendenti probabilmente dalla differente con-centrazione in alcuni cationi (Ca++ e Mg++).SummaryThe effects on gastrin secretion induced by 4 different mineral waters or by saline (as a control)have been evaluated in 10 healthy subjects. The blood levels of gastrin have been measured during the6 0 ’ following the administration of water. Different pattern in variation of gastrin levels have beenobserved, probably due to the different concentration of some cations (Ca++ and Mg++).IntroduzioneIn molte manifestazioni della malattia peptica è ormai clinicamente accertata l’efficacia della tera-pia idropinica (2, 5, 11), soprattutto con acque bicarbonate. Sono state infatti dimostrate per alcuneacque bicarbonato-alcaline azione neutralizzante sulla acidità intragastrica (6) e inibizione della secre-zione cloridropetica (1, 6). Ancora con acque bicarbonato-alcaline è stato osservato effetto stimolantesulla motilità gastrica (1, 8). Le osservazioni cliniche finora condotte in proposito hanno però tenutoconto degli effetti prodotti da tali acque, tralasciando la spiegazione di meccanismi fisiologici.E’ noto come il controllo della secrezione gastrica sia operato attraverso vie nervose e fattori umo-rali; tra questi ultimi, un ruolo preminente è svolto dalla gastrina (10). La conoscenza delle variazionidella gastrina plasmatica dopo assunzione di acque minerali può pertanto essere una chiave interpreta-tiva dei meccanismi di azione di tali acque su alcune funzioni del tubo digerente. Al proposito, i datidisponibili in letteratura appaiono controversi. Labò et al. (4) hanno osservato un aumento dellagastrina dopo assunzione di acque bicarbonato-solfato-alcalino-terrose. Saakyan et al. (9) hannoinvece riscontrato, con acque bicarbonato-a l c a l i n o-c l o r u r a t e-carboniche, un aumento transitoriodell’ormone, con successivo decremento fino a valori inferiori a quelli di partenza.Le modificazioni dei livelli gastrinemici sono verosimilmente correlate con la composizione e lamineralizzazione dell’acqua.Nel presente lavoro sono state confrontate acque bicarbonate a diversa mineralizzazione e composi-zione per cercare di chiarire quali siano i fattori che maggiormentecondizionano la risposta gastrinemica all’assunzione dell’acqua stessa.Pazienti e metodiLo studio è stato condotto su 10 soggetti (4 femmine e 6 maschi), volontari, clinicamente sani, dietà compresa fra i 21 e i 35 anni (media ± DS 28,5 ± 3,6). Essi non assumevano da almeno 1 mesealcun tipo di farmaco e non avevano ingerito sostanze solide o liquide nelle 12 ore precedenti l’esperi-mento. Ciascun soggetto digiuno veniva sottoposto ad un prelievo di sangue per il dosaggio dellagastrina circolante; successivamente assumeva 250 ml dell’acqua in esame. Dopo 5’, 10’, 15’, 30’,45’, 60’, venivano ripetuti prelievi ematici per il dosaggio della gastrina plasmatica, effettuato conmetodica radioimmunologica (Gastrin Kit, Biodata Guidonia, Roma). Ogni soggetto è stato sottopo-sto, con intervalli di almeno 1 settimana, a 5 esperimenti: con soluzione fisiologica (come controllo) econ 4 diverse acque (I = «Uliveto»; II = «acqua bicarbonata non ancora registrata»; III = «Vallicelle»;IV = «S. Leopoldo»; per ciascuna di esse, le caratteristiche più rilevanti ai fini dello studio sono ripor-tate in tab. 1). La significatività delle differenze fra i valori basali e quelli dopo assunzione di acqua èstata valutata con il test t di Student per i dati appaiati.RisultatiI risultati sono riportati nella fig.1: la soluzione fisiologica non ha indotto modificazioni significa-tive dei livelli plasmatici di gastrina, mentre l’acqua I ha provocato, dopo una piccola latenza, unaumento della gastrinemia per circa mezz’ora, con valori significativamente maggiori del basale a 15’e 30’. Al contrario, l’acqua II ha causato un decremento dei valori di gastrina apprezzabile significati-vamente a 45’. L’ acqua III non ha determinato variazioni significative rispetto ai valori basali. Infine,dopo somministrazione dell’acqua IV, la gastrina ha mostrato nella seconda mezz’ora una tendenzaall’aumento che tuttavia non ha raggiunto la significatività statistica.Tabella 1. - Caratteristiche salienti delle acque esaminate.Fig. 1. - Modificazione dei valori gastrinemicidopo assunzione di 250 ml di soluzione fisiologi-ca (FIS), o acque minerali bicarbonato-alcaline (I = «Uliveto»; II = acqua bicarbonata non anco-ra registrata; III = «Vallicelle»; IV = «S. Leopoldo»).*= p <0.05 al test t di Student per i dati appaiati,rispetto al valore basale.DiscussioneI risultati riportati rendono ben conto delle discordanze ritrovate in letteratura: nelle stesse condi-zioni sperimentali, acque dello stesso tipo, ma a diversa mineralizzazione e composizione, induconoeffetti assai diversi, talora opposti, su un ormone gastroenterico fondamentale. Tale diverso comporta-mento non sembra essere motivato dal diverso pH delle acque esaminate: infatti, rispetto ad un pHgastrico di 1-2, ci si aspetterebbe un effetto a feed-back univoco; inoltre, esperimenti di Peters et al.(7) hanno mostrato che la alcalinizzazione gastrica con HCO3- (con mantenimento dell’ambientegastrico a pH 6-7) determina variazione (incremento) dei livelli di gastrina soltanto dopo una perfu-sione di 5 ore. Una ipotesi più plausibile è quella riguardante l’azione di cationi divalenti contenutinelle acque esaminate: infatti, studi di Inoue et al. (3) hanno evidenziato come la somministrazione diC a+ + e di Mg+ + sia per via endovenosa che intraduodenale possa influenzare in maniera dose-d i p e n-dente la liberazione di gastrina, di CCK e di altri ormoni nel cane. L’acqua I, che ha aumentato la con-centrazione ematica di gastrina, possiede infatti una elevata quantità di ioni Ca+ + ed è probabilmenteda ascrivere a questa la sua azione. L’acqua III è notevolmente meno mineralizzata delle altre e ciòpuò rendere conto del mancato effetto sulla liberazione dell’ormnone. Meno facile è motivare l’azioneinibitoria dell’acqua II e la debolezza dell’azione stimolante dell’acqua IV sulla increzione dell’or-mone: si può ipotizzare l’intervento di altri enterormoni bloccanti la liberazione di gastrina (per es. laCCK, che è stimolata dal Mg++ contenuto in entrambe le acque).RingraziamentiGli Autori esprimono i più vivi ringraziamenti alla Sig. Rita Pierotti e alla Sig. Renza Dell’Inno-centi per l’efficiente assistenza e al Sig. Riccardo Ritrovato per la preziosa collaborazione bibliogra-fica.Bibliografia1. Bortolotti M., Vezzadini P. et al.: Modificazioni indotte dall’assunzione di un’acqua bicarbonato-alcalino-terrosa su alcuni parametri secretivo motori gastrici. Cl. Term. 23: 165, 1980.2. Grassi M.: Possibilità di impiego terapeutico dell’acqua S. Elena di Chianciano nella patologiagastroduodenale. Terme di Chianciano ed., 1987.3. Inoue K., Fried G.M. et al.: Effect of divalent cations on gastrointestinal hormone release and exo-crine  ne pancreatic secretion in dogs. Am. J. Physiol, 248: G 28, 1985.4. Labò G., Vezzadini P. et al.: Effetti delle acque bicarbonato-solfato-alcalino-terrose di Recoaro sullasecrezione di gastrina nella gastrite cronica e nella colecistopatia cronica alitiasica. Terme diRecoaro ed., 1975.5. LendieI M. F., Gaisak M. A.: Internal use of mineral waters in hyperacid states (basis of themethods). Vopr. Kurortol. Fizioter. Lech. Fiz. Kult. Nov.-Dec. 6: 14, 1984.6. Messina D., Grossi F.: Cure termali e canale digerente. In: Elementi di Idrologia Medica. Soc. Ed.Universo, Roma, 1984, p. 183.7. Peters M. N., Feldman M. et al.: Effect of gastric alkalinization on serum gastrin concentrations inhumans. Gastroenterology 85: 35, 1983.8. Saakyan A. G., Kurbatova T. S. et al.: Effects of the Essentuki n. 4 mineral water drinking on eva-cuatory function of the stomach in patients with duodenal ulcer in various types of food. Vo p r.Kurortol, Fizioter. Lech. Fiz. Kult. Jul-Aug. 4: 26,1983.9, Saakyan A. G., Kusnetzov B. G. et al.: The effect of mineral water on the secretion of insulin,gastrin and glycemia in patients with duodenal ulcer and in rats with experimental ulcer. Vo p r.Kurortol. Fizioter. Lech. Fiz. Kult. Nov, Dec. 6: 6, 1983,10. Walsh J. H.: Gastrointestinal peptide hormones. In: Gastrointestinal disease (patophysiology, dia-gnosis, management). Sleisenger M. H., Fordtran J. S. Eds., Saunders, PhiladeIphia, 1983, 54.11. Wygodner E. B.: Chief results of studies of the effects of mineral water and the direction of futureresearch. Vopr. Kurortol. Fizioter. Lech. Fiz. Kult. Nov-Dec. 6: 1, 1983.Clinica Medica 1 Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente - Università di Pisa

Effetto delle acque bicarbonate sui livelli gastrinemici nell'uomo

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