Il sito epigravettiano di Pian delle More sul Piancavallo (Prealpi Carniche)

Abstract

Oggetto di questa nota è l’insieme litico recuperato da uno scasso effettuato negli anni 1975-1980 a spese del sito all’aperto di Pian delle More, ubicato in località omonima a 1190m di quota nel comune di Barcis. Nonostante il recupero parziale, l’industria litica riveste un certo interesse come nuovo contributo alla ricostruzione del processo di colonizzazione sviluppatosi tra l’Interstadiale Tardogaciale e l’Olocene nelle Prealpi Carniche. Il ritrovamento a Pian delle More di materiale attribuibile all’Epigravettiano recente permette infatti di arricchire il quadro dei siti noti per questa fase nell’Italia nord-orientale e di precisare le informazioni sulle modalità insediative e il sistema logistico dei gruppi umani in quest’area. L’industria litica presenta i noti caratteri tecno-tipologici dell’Epigravettiano recente ed è comparabile per modalità e soluzioni di scheggiatura ai siti dell’Altopiano del Cansiglio e dell’Altopiano di Pradis. Nuclei a lamelle, grattatoi frontali corti e microbulini sembrano indicare una probabile appartenenza del sito alla terza sottofase dell’Epigravettiano recente. L’esame delle tracce d’uso sui grattatoti, fornisce risultati in linea con altri studi funzionali di serie litiche epigravettiane, indicando una stretta relazione tra questi strumenti e il trattamento delle pelli. La litologia dei manufatti e la morfoscopia delle superfici corticali indicano più direttrici di approvvigionamento della selce: verso ovest sull’altopiano del Cansiglio, nell’Alpago e nel bacino del Piave e lungo la pedemontana, senza escludere a priori i bacini fluviali interni. Sottolineando ancora una volta le affinità esistenti tra i siti coevi del Piancavallo e del Cansiglio, questo studio conferma l’esistenza di strette relazioni tra le due aree, interessate dunque in questa fase da un unico sistema insediativo

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