Sostenibilità economica della viticoltura non convenzionale: l’esperienza italiana

Abstract

La sostenibilità economica della viticoltura non convenzionale: l’esperienza italiana. L’attuale crisi economica mondiale coinvolge tutti i settori produttivi costringendo le imprese ad una drastica revisione dei propri obiettivi di breve ma anche di medio-lungo periodo. A livello macroeconomico, tra le soluzioni proposte per uscire dalla crisi, la maggior parte delle economie industrializzate ha indicato come strategica l’adozione di tecnologie compatibili con lo sviluppo sostenibile del pianeta. Ciò implica, che nel medio-lungo periodo, per poter continuare a competere nel mercato globale, l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale e la produzione di beni/servizi rispettosi dell’ambiente sono tra le soluzioni più promettenti nei diversi paesi e per tutti i settori produttivi. L’adozione, nel sistema agroalimentare, di metodi produttivi/trasformazione non convenzionali come le produzioni biologiche e biodinamiche, è una valida risposta alle esigenze di sviluppo sostenibile. Scopo della ricerca è quello di dimostrare la sostenibilità economica della viticoltura non convenzionale (biologica e biodinamica) italiana. La ricerca analizzerà, attraverso interviste a produttori di uve biologiche/biodinamiche ed a esperti del settore: (i) la profittabilità economica per il singolo imprenditore nell’attuale contesto competitivo; (ii) la possibilità di questi metodi produttivi di generare esternalità positive lungo la filiera; (iii) la disponibilità, per il consumatore, di prodotti di qualità elevata ad un prezzo corretto; (iv) il contributo che queste produzioni possono dare ad uno sviluppo rurale sostenibile

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