Viene presentata la Carta Geo-Litologica dei fondali marini compresi tra Punta Sardegna e la Baia di Porto Pozzo – Sardegna Nord-Orientale.
Nel corso delle campagne oceanografiche Paleocli.ge 1999–2000 e 2004 sono state studiate le aree marine interne e adiacenti al Parco Nazionale di La Maddalena, tramite sistemi di rilevamento ecografico, sismico e studi sedimentologici, che hanno portato alla realizzazione di sei carte di superficie del fondo mare alla scala 1:10.000 e 1:25.000 (DE MURO S. et alii , 2000).
Sono stati utilizzati natanti dell’Università e del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna nell’ambito dei Progetti INTERREG II e III, “Ambiente Fisico Valorizzazione della fascia Costiera Sardo-Corsa e gestione delle risorse” e “Geologia e Geomorfologia terrestre e marina dell’ insieme Corsica-Sardegna e della Toscana e applicazioni” e M.P.I. 60%: “Ricostruzioni paleoclimatiche e paleogeografiche pleistocenico-oloceniche dai sedimenti dei bacini Sardo-corsi”.
- INQUADRAMENTO DELL’AREA: l’area indagata, con una estensione di circa 15 km2, si localizza nel tratto costiero tra P.ta Sardegna e la Baia di Porto Pozzo, compreso nei fogli 411160, 412130, 427040, 428010 in scala 1:10.000 della Carta Tecnica Regionale (CTR) dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze, Urbanistica – Servizio Informatico e Cartografico – Regione Sardegna.
Dal punto di vista geologico l’area è caratterizzata dalla presenza di Graniti e Granodioriti biotitici appartenenti al ciclo magmatico ercinico e dal complesso filoniano a composizione variabile. Inoltre affiorano diffusamente Migmatiti nelle aree della penisola di Culuccia e dell’Isuledda (CARMIGNANI L. et alii, 2001).
L’area interna della baia di Porto Pozzo e la zona circostante la foce del Fiume Liscia è caratterizzata da una copertura quaternaria olocenica (depositi alluvionali, colluviali, eolici e litorali).
- ELABORAZIONE DATI: Sono stati utilizzati tre strumenti principali: Side Scan Sonar Edgetech DF-1000, Sub Bottom Profiler Chirp DataSonic, Benna Van Veen (2 dm3) (DE MURO et alii, 2003).
Dall’analisi dei profili ecografici e sismici sono state selezionate le aree per il campionamento sedimentologico.
Nella carta qui presentata sono riportati: la distribuzione degli affioramenti del substrato roccioso, le direzioni di fratturazione, cinque classi granulometriche secondo la classificazione di NOTA, gli spessori e le geometrie dei principali corpi sedimentari, i limiti di distribuzione della prateria di Posidonia oceanica