Fattori che influiscono sulla durata dell'intervento di colecistectomia laparoscopica in elezione e sul decorso clinico, in due scuole di formazione, in una serie consecutiva di 190 pazienti a basso e medio rischio anestesiologico

Abstract

OBIETTIVI. Identificare e valutare i fattori che influiscono sulla durata dell’intervento chirurgico di LC e gli effetti sul decorso clinico. MATERIALI E METODI. Studio prospettico osservazionale su 190 pazienti (113 F, 77 M, età media 52aa) a basso e medio rischio anestesiologico (ASA 1,2,3) sottoposti a LC per patologia benigna. Sono stati valutati i fattori preoperatori (sesso, età, fumo, alcool, BMI, patologie associate), intraoperatori (durata dell’intervento, contaminazione biliare della cavità peritoneale, posizionamento di drenaggio) e postoperatori (decorso clinico, durata della degenza, canalizzazione alle feci, sintomatologia dolorosa, risultato estetico). In tutti i casi veniva eseguito esame istopatologico della colecisti ed esame colturale della bile. Il confronto fra i dati è stato eseguito mediante software statistico SPSS della IBM statistics versione 20.1.1. Lo studio di correlazione è stato osservato con rho di Spearman. Il p value tramite t di Student (variabili continue) e test di Fischer (variabili non continue). RISULTATI. Secondo il parametro BMI 81/190 pazienti risultavano in sovappeso (BMI ≥25) e 37/190 obesi (BMI ≥30). La durata media dell’intervento è stata di 76 minuti, mediana 65 minuti, range 20180 minuti. Dall’analisi statistica emerge una significativa correlazione fra durata della LC e BMI (r=0.194 p=0.007 ), patologie associate (r=0.18 p=0.013) e consumo di alcool (r=0.173 p=0.017). Il leak biliare da microperforazione o rottura intraoperatoria della colecisti si correla significativamente con il prolungamento del tempo operatorio (r=0.161 p=0.026) la cui ulteriore espansione si osserva nei pazienti con drenaggio sottoepatico (r=0.629 p<0.001). La durata dell’intervento chirurgico si correla significativamente con la diagnosi istopatologica di colecistite cronica riacutizzata (r=0.200 p=0.006). Il prolungamento del tempo operatorio si correla in ordine decrescente di significatività statistica con un ritardo nella dimissione (r=0.527 p=<0.001) e nella canalizzazione alle feci (r=0.274 p<0.001), in una maggiore incidenza di infezioni del sito chirurgico (r=0.209 p=0.004), del rialzo termico (r=0.204 p=0.005) e peggiore risultato estetico (r=0.15 p=0.028).CONCLUSIONI. La durata della LC è significativamente correlata al BMI e alla presenza di patologie associate. Il prolungamento del tempo operatorio si correla significativamente a prolungata degenza, ritardata canalizzazione intestinale, infezione del sito chirurgico ombelicale, più intensa sintomatologia dolorosa postoperatoria e compromissione del risultato estetico. La riduzione dei tempi operatori (posizionamento del drenaggio solo in casi selezionati, limitazione delle procedure di lavaggio ed aspirazione solo quanto necessarie, limitazione al ricorso di estrazione del viscere in endobag) rappresenta l’obiettivo su cui potere concretamente agire per un reale contenimento dei costi

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