Attualmente il campionamento dei microinquinanti organici semivolatili come le PCDD/F i PCB e i PAH viene effettuato attraverso la captazione del particolato su membrane filtranti e in alcuni casi impiegando cartucce di materiale adsorbente o assorbente.
I sistemi di campionamento a membrana filtrante sono molto più semplici dei metodi che coinvolgono anche l'impiego di cartucce idonee alla captazione della frazione volatile degli analiti.
Infatti i sistemi per la determinazione del particolato vengono spesso
automatizzati e permettono il campionamento su più filtri.
Campionatori che permettono il campionamento del particolato e della
frazione semivolatile spesso vengono impiegati per singole misure mentre sistemi automatizzati che consentono di cambiare simultaneamente i filtri e le cartucce sono assai rari da incontrare per la elevata complessità e l’elevato costo.
Poiché la frazione semivolatile degli analiti che viene persa con l’utilizzo delle sole membrane filtranti non è prevedibile, un corretto campionamento prevede l’utilizzo dei due sistemi in serie o in parallelo; in questo modo comunque si aumentano sia i costi che la complessità delle analisi, con conseguente possibilità di errori.
Si stanno pertanto sperimentando membrane funzionalizzate al
fine di campionare in un unico stadio sia gli inquinanti in fase particellare che in fase vapore; i primi risultati ottenuti sono molto incoraggianti, sia in termini di
semplificazione del campionamento che riguardo alle modalità delle successive fasi di trattamento ed analisi dei campioni raccolti