Radioterapia: aspetti tecnici

Abstract

Negli ultimi decenni c’è stata una grande evoluzione della radioterapia determinata dal progresso tecnologico delle apparecchiature. L’acceleratore lineare, strumento centrale del sistema, è un apparecchio che consente di produrre raggi X o elettroni di alta energia (4-20 MV) in grado di fornire dosaggi elevati anche nelle sedi profonde del corpo umano. Fino ai primi anni ’90, la pianificazione del trattamento radiante si basava su immagini radiografiche bidimensionali ed il campo veniva delimitato a punti di riferimento scheletrici. L’evoluzione della radiologia diagnostica ha consentito, con l’avvento della TC multistrato, la visualizzazione di immagini anatomiche dei tessuti molli e la successiva ricostruzione tridimensionale (3D). Nell’ultimo decennio i sistemi di pianificazione computerizzati del trattamento ed i recenti sistemi multi lamellari di collimazione dei raggi X, hanno permesso una migliore delimitazione dei campi di trattamento, individuando con precisione un bersaglio da trattare riducendo la dose ai tessuti sani circostanti. Più di recente, con la messa a punto di collimatori micromultilamellari, si è sviluppata una tecnica conformazionale molto sofisticata detta a modulazione di intensità (IMRT). Questa consente una più precisa delimitazione del campo definendo inoltre profili concavi o convessi in prossimità degli organi critici. Un ulteriore progresso di questa tecnica consente in alcuni moderni acceleratori lineari di ottenere immagini utilizzando raggi X di alta energia (IGRT). Tutto ciò permette di localizzare il bersaglio in tempo reale (4D) assicurando una precisa distribuzione della dose al tumore, evitando con sicurezza di danneggiare i tessuti critici. Ultimamente è stato sviluppato un apparecchio che accoppia un rivelatore TC ad un acceleratore lineare di 6Mv di energia con movimento elicoidale. Il sistema è chiamato tomo terapia ed il suo impiego clinico non è attualmente standardizzato. I primi risultati evidenziano un miglioramento della distribuzione della dose al tumore ed un elevato abbattimento del dosaggio agli orgni critici

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