Analisi ed implicazioni cliniche degli stimoli attivanti il Binge Eating in pazienti af-fetti da Disturbi della Condotta Alimentare

Abstract

Premessa: Il binge eating o “abbuffata compulsiva” è un sintomo altamente egodistonico che può avere luogo in tutti i disturbi alimentari. Obiettivo: L’obiettivo del presente studio è quello di esaminare i diversi fattori (esterni, emozionali, cognitivi e fisiologici) che possono innescare la crisi di binge eating in pazienti con disturbi alimentari e confrontare la frequenza di questi stimoli attivanti o “binge eating triggers” nei sottocampioni appartenenti a categorie diagnostiche differenti. Metodologia: L’analisi è stata condotta attraverso la somministrazione del Binge Eating Trigger Checklist (BETCH), un questionario che valuta il tipo di situazioni (e il disagio provato per ciascuna di esse) che il soggetto riconosce come antecedenti dell’episodio di binge eating. Risultati: La combinazione di triggers più rappresentata nel campione risulta composta da stimoli attivanti emozionali, combinati con stimoli esterni ambientali. I triggers più frequenti sono quelli che comportano anche il maggior disagio. Dal confronto tra i 3 gruppi diagnostici, è risultato che pazienti con BN riportano non solo un numero di triggers medio per abbuffata maggiore, ma anche il relativo disagio associato appare più marcato. Inoltre, è emerso che i pazienti con AN provano minore impulso all’abbuffata a confronto con i BN quando percepiscono un senso di solitudine, mentre i pazienti con BED attribuiscono le loro crisi decisamente più all’umore depresso. Conclusioni: Il binge eating, come percepito e riferito dai pazienti con disturbi alimentari, non è precipitato da un unico specifico trigger, ma da una combinazione di stimoli attivanti diversi che non differiscono significativamente tra gruppi diagnostici diversi

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