Senza fissa dimora ed imputabilità: un delitto d’impeto commesso da un eremita del marciapiede

Abstract

Un caso di «senza dimora autore di reato» (un omicidio commesso con particolare violenza ed efferatezza), ha fornito agli Autori l’occasione per riflettere sui «reati d’impeto» commessi da questa particolare tipologia di soggetti. Il «reato d’impeto» segnala un comportamento di passaggio all’atto repentino, impulsivo, non mediato ed agito secondo modalità piú o meno organizzate, il cui significato criminogenetico e criminodinamico, deve essere esaminato caso per caso. Nel caso di reati d’impeto commessi da soggetti «senza fissa dimora», si tratta di distinguere con molta attenzione tra una condizione di dipendenza da sostanze e di presenza di disturbi mentali rilevanti, come propria della condizione di estrema marginalità di questi soggetti, e come elemento predisponente e favorente il reato d’impeto

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