L’articolo descrive uno studio riguardante i fenomeni deformativi osservati dopo il sisma dell’Emilia del maggio 2012 lungo un
tratto di argine del Canale Diversivo di Burana che ricade nell’abitato di Scortichino, frazione del comune di Bondeno (FE). In questa
porzione del rilevato arginale sono state edificate oltre un centinaio di abitazioni ed alcune strutture di medio-piccole dimensioni
adibite ad attività produttive o a deposito, molte delle quali sono risultate pesantemente danneggiate e dichiarate inagibili proprio a
causa delle deformazioni e del sistema di fratture longitudinali presenti nel terreno in seguito al terremoto.
Il contributo qui presentato si prefigge di analizzare la risposta sismica dell’argine durante la sequenza sismica del 2012, comprendere
le cause dei dissesti nonché individuare le necessarie azioni di mitigazione e gli eventuali interventi di messa in sicurezza
nei confronti di terremoti futuri. A questo scopo è stata condotta un’ampia campagna sperimentale di indagini in sito e in laboratorio,
finalizzata alla ricostruzione di un accurato modello geotecnico per la valutazione delle condizioni di stabilità dell’argine in
condizioni sismiche, portando in conto anche l’eventuale insorgenza di fenomeni di liquefazione nei terreni sabbiosi superficiali
costituenti la fondazione del corpo arginale.
L’analisi illustrata è il risultato dell’attività di indagine svolta per più di un anno dal Gruppo di Lavoro Argini (GdLA), costituitosi
nel luglio 2012 in seguito ad un accordo fra la Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Geotecnica Italiana per la verifica delle
condizioni di stabilità dei rilevati arginali nelle aree colpite dal terremoto