Prodotto farmaceutico e processo penale

Abstract

Il prodotto farmaceutico è funzionale al soddisfacimento del bene primario della salute umana, diritto dell’individuo costituzionalmente tutelato dall’art. 32 Cost., che si concretizza attraverso l’esercizio di una serie di azioni preventive e curative: farmacologica, immunologica e metabolica. Data la sua rilevanza, il legislatore è intervenuto spesso a disciplinare la materia, poiché la produzione, la distribuzione e la successiva somministrazione del farmaco coinvolge un insieme di interessi, non solo di tipo puramente economico, dal momento che nella produzione/ distribuzione e somministrazione dei medicamenti vengono in rilievo beni e diritti fondamentali. Il settore della produzione di farmaci e le attività connesse rappresenta infatti un tipico esempio in cui l’ordinamento pone a confronto diretto due interessi, tutelati entrambi a livello costituzionale. Da un lato, vi è il diritto alla salute e, dall’altro, quello alla libera iniziativa economica in ambito privato ex art. 41 Cost. L’intenzione di proteggere attraverso il sistema penale la salute degli individui e della collettività, si pone talvolta in immediato contrasto con la libera iniziativa economica di tutti quei soggetti che producono, distribuiscono e commerciano i prodotti farmaceutici e, per tale ragione, la loro attività subisce limitazioni, talvolta gravose. L’intenzione di questo breve saggio, è di evidenziare come il legislatore penale sia intervenuto nel settore riguardante il prodotto farmaceutico, di valutare se e come sia riuscito a contemperare l’interesse allo sviluppo della scienza medica con la tutela del paziente, e di verificare quali siano stati gli strumenti posti in campo per salvaguardare la tutela del consumatore di prodotti farmaceutici, con particolare riferimento alle ricadute processuali

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