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L'epoca dei 'ribelli per amore'

Abstract

Il saggio presenta l’esperienza dei partigiani cattolici delle Fiamme Verdi bresciane durante la Resistenza, sottolineando come la loro azione unisse impegno militare e ispirazione spirituale. Espressione emblematica di questo “stile” fu la Preghiera del ribelle di Teresio Olivelli, che orientava la lotta verso un ideale cristiano di giustizia e carità. Dalla nascita delle Fiamme Verdi nel 1943, il contributo cattolico si espresse in reti organizzative e azioni militari efficaci, radicate nella solidarietà popolare. Il giornale clandestino il ribelle rappresentò un importante strumento di comunicazione e resistenza civile. L’articolo ricostruisce le principali tappe del movimento, tra repressioni e sacrifici, evidenziando l’originalità e la forza morale di una Resistenza animata da valori religiosi e civili profondamente intrecciati.Although the phrase “rebels for love” may sound rhetorical, it aptly captures the spiritual and moral dimension of Christian-inspired partisans who joined the Italian Resistance. This ideal originated with The Rebel’s Prayer, written by Teresio Olivelli in 1944, which defined an ethical and religious vision of armed struggle rooted in charity and justice. These ideals deeply shaped the Fiamme Verdi, a partisan formation born in Brescia in November 1943, whose members—often former soldiers—combined military discipline with Christian-democratic values. Drawing strength from local Catholic communities, the Fiamme Verdi developed an extensive resistance network across valleys and plains, organizing sabotage, support for fugitives, and cooperation with civilians. Their actions, alongside those of other anti-fascist groups, helped lay the foundations for democratic renewal in postwar Italy

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