Le vicende dei danni subiti dalle biblioteche italiane durante la seconda guerra mondiale vengono esaminate in relazione alle istituzioni di appartenenza locale e in particolare in riferimento al caso di Milano, nel contesto della sua storia civile e culturale in età contemporanea. Viene messo in rilievo come attraverso il dramma della guerra sia maturata nella capitale lombarda una coscienza profonda del valore della propria autonomia locale che si è efficacemente espressa nel periodo della Ricostruzione e ha condotto il sistema bibliotecario milanese a porsi all’avanguardia nel movimento per una nuova visione delle funzioni delle biblioteche di enti locali nell’ambito dell’ordinamento regionale