Aspetti di patologia internistica jatrogena da psicofarmaci.

Abstract

I due temi considerati: quello degli psicofarmaci e aumento isolato delle transaminasi e quello dei neurolettici, iperprolattinemia ed asse ipofisi gonadi, ci portano a considerare due punti certamente appena sfiorati dalle nostre osser­vazioni. Nel primo caso, che un danno epatico, se c'è, va approfondito nella sua patogenesi anche in vista di un follow-up mirante all'aspetto prognostico a lungo termine; nel secondo caso, che in occasione di defaillance della funzione sessuale in questi pazienti, prima che questa si imputi aprioristicamente a cause psichiche, valga la pena di indagare con il dosaggio di PRL, FSH, LH e Te­stosterone. Non ci riferiamo qui ai pazienti psichiatrici maggiori per i quali l'obiettivo sia quello di rendere loro una vita appena socialmente accettabile, ma alla grande quantità di "borderline" e "caratteriali" che conducono una vita di relazione, lavorativa e familiare normale e spesso soddisfacente e nei quali piccole dosi di "butirrofenoni" sono sufficienti a controllare i loro nuclei psicopatologici distur­bati all'occasione e magari emergenti proprio in ordine alle problematiche sessuali. Crediamo che sia lo Psichiatra che il Medico Pratico possano agevolmente seguire il singolo paziente in questi aspetti della terapia psicofarmacologica se debitamente sensibilizzati.The two issues considered: that of drugs and isolated elevation of transaminases and that of neuroleptics, hyperprolactinemia and pituitary gonadal axis, lead us to consider two points certainly barely touched by our observations. In the first case, that a liver damage, if any, should be thorough in its pathogenesis in anticipation of a follow-up aims at long-term prognostic aspect in the second case, which at defaillance of sexual function in these patients, before it is to impute a priori psychological causes, it is worthwhile to investigate the dose of PRL, FSH, LH and testosterone. We are not referring here to the major psychiatric patients for whom the goal is to make their life just a socially acceptable, but the large amount of "Borderline" and "character" who lead a life of relationships, work and normal family and often satisfactory and in which small doses of "butyrophenone" are sufficient to control their core psychopathological disturbance and perhaps occasionally emerging with regard to their sexual problems. We believe that the psychiatrist is the physician can easily follow the practical individual patient in these aspects of psychopharmacological treatment if properly sensitized

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