Isolamento di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi e Klebsiella pneumoniae sensibile da un campione urinario.

Abstract

Introduzione. La diffusione di enterobatteri resistenti ai carbapenemi (CRE) \ue8 in preoccupante aumento in ospedali e lungodegenze, dove la selezione operata dalle terapie crea condizioni ideali per la loro moltiplicazione e trasmissione. Nel 2009 \ue8 comparso all\u2019Ospedale di Cattinara di Trieste un cluster di K.pneumoniae con resistenza ai carbapenemi dovuta a modifica della permeabilit\ue0 di membrana. Mancavano finora all\u2019appello ceppi produttori di KPC-carbapenemasi gi\ue0 diffusi in tutta Italia. Scopo dello studio \ue8 caratterizzare il meccanismo di resistenza in un ceppo di K.pneumoniae isolato di recente e valutare strategie per facilitare l\u2019isolamento dei ceppi resistenti in campioni con flora polimicrobica. Metodi. In luglio 2013 \ue8 stato isolato da un campione di urine un ceppo di K.pneumoniae CRE associato a K.pneumoniae sensibile. L\u2019isolato resistente \ue8 stato confrontato con i ceppi CRE del 2009 conservati a -40\ub0C. Identificazione e antibiogramma sono stati eseguiti utilizzando il sistema Vitek2; per conferma della produzione di carbapenemasi sono stati usati test di sinergia: meropenem/meropenem+EDTA; test KPC/MBL/OXA-48 (ROSCO diagnostica); test di Hodge modificato. I ceppi sono stati testati con PCR specifica per il gene blaKPC. La tipizzazione dei ceppi \ue8 stata effettuata mediante macrorestrizione con XbaI. Risultati. L\u2019isolamento del ceppo CRE dal ceppo sensibile \ue8 stato possibile dopo passaggi in piastra con utilizzo di dischetti di meropenem. L\u2019antibiogramma \ue8 sovrapponibile a quello dei ceppi CRE del 2009. I test fenotipici rilevano produzione di \u3b2-lattamasi tipo KPC, confermata da PCR. I profili PFGE del ceppo CRE e di quello sensibile differiscono per tre bande. Il lignaggio dei due isolati verr\ue0 ulteriormente indagato mediante MLST. Conclusioni. Campioni con flora polimicrobica rendono difficile l\u2019isolamento di eventuali microrganismi MDR; una semplice strategia che utilizzi dischetti di meropenem in terreni selettivi per Gram negativi, risolve la differenziazione fra batteri CRE e ceppi fenotipicamente non distinguibili ma sensibili. I test di conferma con dischetti sono di facile uso e in grado di identificare la produzione di carbapenemasi tipo MBL o KPC, ma richiedono tempi di risposta maggiori rispetto al test molecolare

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