Abstract

L\u2019articolo studia il fenomeno delle Qubaysiyyat, le seguaci del movimento femminile di matrice islamica fondato in Siria da Munira al-Qubaysi (n. 1933). Legato al sufismo, tanto da poter essere definito una sorta di branca della naqshbandiyya, il movimento delle Qubaysiyyat ha conosciuto larga diffusione anche al di fuori dei confini siriani, ma deve molte delle sue peculiarit\ue0 al contesto storico e religioso culturale in cui \ue8 nato. Spronate dagli insegnamenti della fondatrice \u2013 la cui influenza si esercita in senso piramidale secondo tipologie proprie degli ordini sufi \u2013 le Qubaysiyyat sono attive non soltanto in campo religioso, ma anche in ambito professionale. Senza mettere in discussione l\u2019ortodossia religiosa, le anisat (\u2018signorine\u2019), come preferiscono chiamarsi le adepte, scardinano cos\uec quella visione arcaica della donna \u2013 corroborata in epoca coloniale e postcoloniale \u2013 che relega la figura femminile ai ruoli domestici di moglie e madre. Lo studio si pone tre obiettivi: studiare un caso di associazionismo islamico in un\u2019area, la Siria, considerata \u201claica\u201d, prendere in esame le modalit\ue0 attraverso cui viene teorizzato e vissuto il rapporto tra sfera religiosa e sfera mondana, e, infine, evidenziare il peculiare ruolo che in esso svolge il protagonismo femminile, contestualizzandolo nella realt\ue0 siriana, anche in relazione agli sviluppi pi\uf9 recenti e controversi. Le fonti utilizzate sono soprattutto articoli di stampa araba e siriana, testi di fat\u101w\ue0 (plur. di fatw\ue0), sermoni, pamphlet pubblicati in siti web islamici e nei numerosi blog consultabili nella rete

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