Ragioni per il contenimento dell'uso del suolo: i costi delle urbanizzazioni a confronto

Abstract

Il paper analizza le implicazioni, ambientali ed economiche, legate al consumo di suolo, o meglio all’utilizzo dei suoli prevalentemente agricoli per le urbanizzazioni. La riflessione su questo tema è all’ordine del giorno della comunità scientifica, con lo scopo di rispondere alle domande: • il continuo utilizzo di suoli, spinto dalle esigenze di bilancio dei comuni, genera risorse - tramite gli oneri di urbanizzazione - tali da giustificare parzialmente la scelta? • il bilancio complessivo, se si considerano gli impatti ambientali, non è invece negativo, tale da indurre una inversione di tendenza? • come si possono compensare le urbanizzazioni in corso di realizzazione in modo da limitare gli impatti? Il lavoro tende a dimostrare la tesi senza preconcetti e con tutte le approssimazioni introdotte dalla stima economica di beni ambientali, annosa e controversa questione. L’impatto ambientale ed il costo economico di un “abitante teorico insediato” sono valutati tramite l’Impronta Ecologica (per le componenti relative ai consumi non alimentari e non riconducibili alle abitudini dei singoli individui) e l’analisi del piano urbanistico e del bilancio comunale,. Il caso di studio è tratto da un territorio omogeneo dal punto di vista morfologico, economico e sociale quale è la Franciacorta, area ad ovest della città di Brescia, rinomata per la produzione vitivinicola di qualità. Sulla base del lavoro presentato si potrebbe puntare a raggiungere una maggiore affidabilità del dato, aumentando la quantità di casi studio per l’analisi dei costi e analogamente le componenti impattate per la mitigazione ambientale

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