research

Rilievi e indagini diagnostiche non distruttive per l’individuazione delle cripte - La Cattedrale di Ragusa

Abstract

I diversi operatori, che si occupano di Beni Storici e Culturali, si avvalgono sempre più spesso delle soluzioni tecnologiche avanzate offerte dalla moderna Geomatica, facendo ricorso ad integrazioni delle sue discipline, per meglio studiare, indagare e monitorare un bene di interesse storico. Oggi si tentano nuove integrazioni con altre discipline che, tradizionalmente, non riguardano il campo del rilievo propriamente detto. Questo è, ad esempio, il caso dello studio condotto sulla Cattedrale di San Giovanni a Ragusa, nel quale si è partiti dal rilievo laser scanning di una porzione della chiesa e del suo pregiatissimo pavimento, sotto il quale secondo uno schizzo dei primi anni del XIX secolo (Fig. 1) dovrebbero trovarsi delle sepolture, per poi proseguire lo studio con l’ausilio del Georadar, strumento utilizzato tradizionalmente da geofisici e geologi per indagare il terreno. Ciò è stato fatto al fine di verificare l’effettiva presenza di strutture ipogee senza però agire con indagini invasive. Il risultato dell’elaborazione dei dati georadar, trasformato in una ricostruzione tridimensionale del sottopavimento, è stato affiancato alla ricostruzione tridimensionale della chiesa, realizzata dall’elaborazione dei dati del rilievo laser scanning. Tale integrazione ha permesso di confermare la presenza di strutture ipogee e di capire in che relazione sono queste ultime con gli avvallamenti presenti nel pavimento della chiesa. Del modello tridimensionale completo si è, infine, realizzata una versione navigabile (VRML), capace di offrire una visualizzazione e un’interazione anche ad utenti privi di conoscenze informatiche approfondite

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