La crisi economica di questi ultimi anni ha ulteriormente aggravato la situazione
complessiva della Sicilia, che da sempre registra ampi divari strutturali rispetto alle regioni pi\uf9 avanzate dell\u2019Italia e dell\u2019Unione Europea. Non \ue8 causale che un indicatore sintetico di
questi divari come il prodotto interno lordo pro capite, sia inferiore del 32 per cento rispetto
a quello medio delle regioni europee e con un tasso di disoccupazione tra i pi\uf9 alti in Europa.
Ancora pi\uf9 grave \ue8 la situazione delle famiglie siciliane di cui circa il 27 per cento \ue8 inclusa
nei parametri di povert\ue0 relativa.
Per comprendere meglio la situazione siciliana \ue8 utile, per\uf2, osservare una caratteristica del
modello economico prevalente oggi, che \ue8 quello di una economia dei flussi monetari.
L\u2019espressione riflette il fatto probabilmente ovvio che il denaro condiziona i comportamenti
degli individui e delle societ\ue0 tout court. Un passaggio essenziale, invece, \ue8 di riequilibrarne
il rapporto con la persona: da obiettivo finale a strumento per un benessere diffuso di cui le
politiche di welfare sono fattore primario.
Un secondo elemento di sistema \ue8 che l\u2019Unione Europea, cos\uec come \ue8 stata disegnata in
questi anni e in particolare dall\u2019avvento dell\u2019Euro, non risponde pi\uf9 alle attuali esigenze dei
suoi cittadini. Una delle principali cause \ue8 l\u2019insufficienza di meccanismi di solidariet\ue0 tra gli
Stati membri; questo deficit \ue8 stato perfettamente intuito dagli operatori dei mercati
finanziari, che su questa carenza hanno costruito meccanismi speculativi di ampio respiro. I
principali soggetti imputati sono gli Stati che hanno perso inconsapevolmente ampi margini
di sovranit\ue0, e del ruolo delle politiche pubbliche e delle istituzioni nell\u2019influenzare il
benessere complessivo dei cittadini, mortificato nelle sue diverse componenti.Qual \ue8, quindi, il peso del Terzo Settore in una situazione cos\uec complessa e come s\u2019innesta
all\u2019interno di un quadro socio-economico regionale, in cui le principali istituzioni isolane
non sembrano in grado di rispondere alle diverse sollecitazioni?
Un elemento \ue8 dato dalla capacit\ue0 che il Terzo Settore pu\uf2 offrire nell\u2019innestare meccanismi
d\u2019innovazione sociale. Welfare to work, povert\ue0, famiglia, riduzione dell\u2019esclusione
finanziaria, imprenditoria sociale sono alcuni dei temi che il Nonprofit siciliano deve
affrontare con un apporto competente, operativo, identitario delle sue organizzazioni e i cui
passaggi richiedono una forte sensibilit\ue0 delle sue classi dirigenti. In questa direzione il
Terzo Settore pu\uf2 offrire il suo apporto ad una Regione che ha ampi spazi di
sperimentazione e che su molte aree necessita di cambiamenti radicali per rispondere a sfide
non sono solo economiche, ma che contemplano un diverso concetto di persona, le cui
preferenze e necessit\ue0 sono mutate e che difficilmente sono da ancorare ad una figura di consumatore-cittadino ormai deteriorata e che non riflette le aspirazioni delle nuove
generazioni