Polimorfismo del gene ACE:gene della longevit\ue0 o fattore di rischio nella patologia ipertensiva

Abstract

Negli ultimi decenni l\u2019allungamento della vita media ha stimolato un particolare interesse nello studio dei processi dell\u2019invecchiamento e nella ricerca di possibili geni coinvolti nella longevit\ue0. In particolare i centenari dimostrano di avere una prevalenza minore di malattie cardiovascolari e dei fattori di rischio ad essa correlati. L\u2019enzima di conversione dell\u2019angiotensina (ACE), presente in tutte le cellule endoteliali, gioca un ruolo essenziale nel mantenimento dell\u2019omeostasi del flusso vascolare, regolando sia la produzione del vasocostrittore angiotensina II sia inattivando la bradichinina. In particolare alcuni studi hanno riportato una possibile correlazione tra il polimorfismo Inserzione/Delezione (I/D) localizzato all\u2019interno dell\u2019introne 16 del gene ACE e la patologia ipertensiva nonch\ue9 un suo possibile ruolo nella longevit\ue0. Lo studio \ue8 stato condotto su 200 soggetti di et\ue0 >90 anni provenienti dalla Regione Sardegna, 123 pazienti ipertesi (24-76 anni) e 112 soggetti normotesi (30-65 anni). Il polimorfismo (I/D) \ue8 stato tipizzato mediante PCR; gli amplificati di 490bp (allele I) e di 190bp (allele D) sono stati visualizzati su gel di agarosio al 2%. I nostri risultati mostrano una frequenza del genotipo D/D maggiore nei soggetti ipertesi rispetto ai soggetti normotesi (49% vs 36%, P = 0.027) e maggiore nel gruppo dei centenari sia rispetto ai soggetti ipertesi che normotesi ( 52% vs 49%, P = 0.016; 52% vs 36% , P < 0.01 ) . Sebbene il ruolo del gene ACE nel processo della longevit\ue0 e nella patogenesi delle malattie cardiovascolari rimanga controverso, il nostro studio suggerisce una possibile associazione tra longevit\ue0 e varianti alleliche di geni coinvolti nella patogenesi dell\u2019ipertensione

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