Diritto e letteratura. Disciplina, metodologia o movimento?

Abstract

Ancora di recente capita di sentir riferire il binomio “Diritto e letteratura” a una nuova disciplina. Si tratta di una definizione impropria. La prima caratteristica di Diritto e letteratura è quella di sfuggire, infatti, a uno dei processi più tipici del pensiero scientifico della modernità, ovvero alla strutturazione della conoscenza secondo una logica sistemica e riduttiva dei mondi di vita. Contrastando la tendenziale chiusura operativa dei sistemi delle “discipline”, Diritto e letteratura è piuttosto una metodologia, che riflette sull’interdisciplinarietà come via necessaria per elaborare un’osservazione complessa dei fatti dell’uomo e delle sue relazioni. Ma può divenire anche un movimento nell’orizzonte dell’impegno civico e politico, qualora alla cultura dell’interdisciplinarietà si coniughi quella dell’alterità e della responsabilità. Obiettivo di questo contributo è delineare il quadro attuale degli studi. Nel riassumerne le linee essenziali, l’esperienza europea sarà messa a confronto con quella statunitense per evidenziare la necessità di un recupero critico dell’identità culturale europea, da cui muovere in modo più costruttivo e originale all’evoluzione della prospettiva. Con particolare riferimento alla “rinascita” italiana degli studi di Diritto e letteratura dell’ultimo ventennio, saranno poi delineate alcune distinzioni di campo, utili a individuare tra i diversi versanti di Law and Humanities quelli che segnano l’ambito specifico di Diritto e letteratura, per tracciare, infine, all’interno di quest’ultimo, alcune direttrici di ricerca condivisibili interdisciplinariamente

    Similar works