research

The Italian Domestic Stability “Pact”: its Perspectives and Framework Issues

Abstract

Nella situazione attuale, gli effetti strutturali del patto di stabilità interno vanno considerati con ogni attenzione. Questi effetti sono “prociclici”: essi aggravano i fenomeni deflattivi che, dopo la crisi del 2008, sono oggi pesantemente in corso. L’analisi statistica condotta mostra una marcata differenziazione degli effetti sul territorio. Nel Centro-Nord prevale, strutturalmente una tendenza alla riduzione della spesa dei Comuni e ad un alleggerimento della pressione fiscale. Risulta, invece, una tendenza opposta nel Mezzogiorno. Ciò produce una rilevante riduzione del divario tra le risorse disponibili (divario che, nel 1999, è pari al 30% e, nel lungo periodo, si va via via riducendo fino ad arrivare al 10 %), riduzione che, per competenza, ma anche per cassa, è effetto di un peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, attraverso imposte sensibilmente più elevate (tale incremento della pressione fiscale ha prodotto un incremento tendenziale delle entrate, che è pari, per gli anni a partire dal 1999, per competenza, al 25,4% nel Mezzogiorno, contro il 16,9% del Centro-Nord). Si mostrano, in secondo luogo, i gravi rischi che l’attuale situazione comporta per la tenuta finanziaria dei bilanci degli Enti. Sia nel Centro-Nord che nel Mezzogiorno, in termini di competenza, risulta una tendenza al formarsi di disavanzi (in realtà, in valore assoluto assai modesti). Il fenomeno preoccupante è tuttavia quello della mancata copertura degli oneri di ammortamento dei mutui, che dovrebbero essere coperti, nell’impianto del T.U.E.L. (cfr., in particolare, l’articolo 162, comma 6), nella parte corrente dei bilanci.Local Governments; Intergovernmental Fiscal Coordination Rules.

    Similar works