thesis

Traduzione e neologismi: la lingua muta e l'interprete liberato

Abstract

Lo scopo di questo lavoro di ricerca bibliografica consiste nell’evidenziare i meccanismi che si attivano quando un traduttore o un interprete devono coniare un neologismo ai fini di una traduzione. Dopo alcune considerazioni di natura filosofica e deontologica sulle figure degli interpreti e dei traduttori, la nostra analisi si è concentrata sulle norme da rispettare a livello linguistico e morfologico per garantire una neoformazione fruibile per la comunità linguistica di arrivo. Successivamente è stato condotto uno studio transdisciplinare per esaminare i quattro ambiti in cui possono comparire i neologismi: scientifico-tecnologico, socio-culturale, socio-politico, artistico-letterario. Questa ricerca ha evidenziato le diverse ragioni di esistere dei neologismi in ciascuno di questi ambiti alla luce di considerazioni a livello culturale, sociale, scientifico, tecnologico, estetico; il nostro studio è stato condotto mediante ricerca bibliografica, analisi di Ngrammi e corpora. In conclusione sottolineiamo che l’interprete e il traduttore modificano la lingua di arrivo e si fanno artefici di nuove parole per mantenere la fedeltà della lingua di partenza. Paradossalmente, un’assoluta mancanza di risorse lessicali apre la pista ad innumerevoli possibilità

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