Nel 1974 Akito Arima e Francesco Iachello formularono un nuovo modello nucleare con l'obiettivo di descrivere le proprietà collettive dei nuclei pari-pari, attraverso una reinterpretazione dell'interazione tra i nucleoni di valenza, configurate come interazioni di tipo bosonico. Il modello, detto Modello a Bosoni Interagenti (e abbreviato con IBM), prevedeva come idea fondamentale quella che i fermioni nucleari si potessero accoppiare in oggetti con spin intero, di fatto bosoni.
L'obiettivo della trattazione è duplice. In primo luogo consta nell'analizzare la teoria alla base del modello, sfruttando gli strumenti matematici delle algebre di Lie e del formalismo della seconda quantizzazione. In secondo luogo consiste nel valutare l'accordo del modello stesso con i dati sperimentali, eseguendo calcoli con il codice IBAR e ricavando tramite quest’ultimo le energie e i numeri quantici dei livelli di parità positiva e le intensità ridotte delle transizioni di quadrupolo elettrico fra i livelli