Il record marino di eventi eruttivi nei fondali circostanti l'isola di Pantelleria

Abstract

Il lavoro svolto in questa tesi guarda il record marino di eventi esplosivi associati all’attività eruttiva di Pantelleria, ubicata nel Canale di Sicilia. Esso si basa sul ritrovamento e l’analisi di 17 livelli di tefra appartenenti a tre carote di sedimento (PAN05, PAN06 e PAN07) prelevate nel 2016 sui fondali ad alcune decine di km dall’isola di Pantelleria (progetto PANTHER, PANTelleria High-Energy Eruptions). Su singoli frammenti di pomici e vetro vulcanico selezionati da tali livelli, sono state effettuate analisi litologiche (al microscopio) e composizionali (SEM-EDX ed EMPA), restituendo la percentuale in elementi maggiori. Essi hanno mostrato una composizione prettamente pantelleritica e un solo un campione (PAN07-CC) ha evidenziato una distribuzione bimodale tra trachiti comenditiche/pantelleritiche e pantelleriti, tutte composizioni tipiche dei magmi di Pantelleria. Le evidenze litologiche e composizionali, del campione PAN07-CC, in particolare, ed il confronto con altri tefra marini riconosciuti in aree distali rispetto all’area sorgente, hanno permesso di associarlo all’eruzione a maggiore energia di Pantelleria, che avrebbe generato il deposito noto come Tufo-Verde o Green Tuff (circa 50 ka fa). Sulla base di considerazioni di cronologia relativa, oltre che su evidenze litologiche e composizionali, gli altri livelli di tefra si sono associati ai diversi cicli eruttivi dell’attività post-Tufo Verde, conosciuta come “neo-pantelleria” (circa 50-8 ka fa). Se queste ipotesi saranno confermate/precisate dalle future analisi bio-stratigrafiche, il ritrovamento di tali tefra marini sui fondali circostanti l’isola permetterà correlazioni più dettagliate con i depositi studiati sull’isola, consentendo un ampliamento della ricostruzione dei principali eventi eruttivi avvenuti a Pantelleria nelle ultime decine di migliaia di anni

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