NUOVA ESPERIENZA ABITATIVA NEL “VILLAGGIO BARCA”:
Prospettive di rigenerazione urbana, ambientale ed energetica del Quartiere CEP-INA Casa Barca a BOLOGNA
Il progetto si occupa della rigenerazione urbana, ambientale ed energetica del “Villaggio Barca”, situato nella zona a Ovest della città di Bologna. Il quartiere fa parte del patrimonio di edilizia residenziale Ina-Casa, realizzato tra il 1957 e il ’63 da un gruppo di progettisti coordinato da Giuseppe Vaccaro. L’area è costituita da edifici bassi e poco densificati di interesse culturale-testimoniale; è ben connesso al centro e raggiungibile sia con i mezzi pubblici sia privati; è stato il primo quartiere della città a adottare un sistema di teleriscaldamento; sono presenti molte aree verdi ed è vicina al parco fluviale. La posizione periferica, negli anni, ha contribuito ad un parziale abbandono della zona. Presenta spazi all’aperto trascurati e sottoutilizzati, edifici in uno stato di degrado, con una bassa efficienza energetica e una preferenza per la mobilità pesante. In seguito a questa analisi, è stata proposta la riprogettazione dell’area con l’adozione di strategie molteplici. Gli obiettivi sono: potenziare la mobilità sostenibile e riqualificare gli edifici esistenti per ridurre l’inquinamento; ripensare gli alloggi per rispondere alla domanda abitativa; realizzare due Hub per le associazioni e il turismo; riqualificare gli spazi aperti per migliorare i rapporti di comunità; valorizzare la natura urbana e fluviale per preservare la biodiversità in un'ottica di sostenibilità ambientale; valutare l’impatto degli interventi sul benessere psicofisico dei residenti. Per attestare il miglioramento della qualità ambientale del “Villaggio”, sono state condotte delle simulazioni nelle condizioni attuali e dopo gli interventi, utilizzando due software: Envimet per valutare microclima urbano; Termolog per verificare le prestazioni dell’involucro costruttivo. Il progetto presta particolare attenzione a preservare il carattere architettonico del portico del “Treno”, riconosciuto come patrimonio UNESCO e valorizzarne il potenziale all’interno del quartiere