Nella dinamica necessariamente revisionista della ricerca
scientifica, i risultati di chi ci ha preceduto sono un’acquisizione
di fronte alla quale conservare un equilibrato atteggiamento
interlocutorio. In questa luce, l’esigenza di una verifica
dei fondamenti metodologici della dottrina metrica moderna
sugli antichi versi greci consente di rileggere con rinnovato
interesse la dottrina antica. La quale, una volta che sia
correttamente inquadrata e spiegata, si mostra strumento
efficace per comprendere e ricostruire i documenti poetici
che restano. E anche la querelle tra teoria moderna e teoria antica
sui metri greci si può configurare come uno di quei casi in cui,
per usare le parole dell’insigne filologo G. Thomas Tanselle,
"chronology is not sinonymous with progress"