II concetto di "nazione" rimanda sempre alla relazione con la "potenza"
politica; ed evidentemente, se "nazionale" deve significare qualcosa di unitario,
allora "nazionale" sarà anche uno speciale pathos che, in un gmppo di
uomini uniti dalla comunità di lingua, dalla confessione, dai costumi o dai
destini si ricollega all'idea di una propria organizzazione politica rivolta alla
"potenza", già esistente o auspicata; e ciò tanto più specificamente quanto più
l'accento viene posto sulla "potenza". Di fronte alla molteplicità di significato,
empiricamente riscontrabile, del concetto di valore costituito dall'idea di
nazione", una casistica sociologica dovrebbe sviluppare un'analisi di tutte le
singole forme di sentimenti di comunanza e di solidarietà, per individuare le
condizioni in cui esse si producono e le loro conseguenze sull'agire di comunità
dei partecipanti.
Questa analisi non può essere tentata in questa sede. Piuttosto ci interessa
esaminare ancora un po' più da vicino un altro fenomeno, cioè il fatto che l'idea
di "nazione" si trova, nei suoi portatori, in relazioni molto strette con determinati
interessi di "prestigio"