Biagio Marin in apertura e in chiusura dei quaderni dei Diari cita e riscrive con abbondanza la Bibbia. Si forniscono alcuni esempi che illustrano da una parte l'ammirazione di Biagio Marin per san Paolo e dall'altra la sua violenta avversione per l'apostolo fondatore dell'istituzione chiesastica, che si inquadra nella costante polemica anticlericale del gradese