La ricerca si propone di analizzare il ruolo delle Università nelle trasformazioni urbane, con
particolare riferimento al caso italiano. Il tema affronta la relazione tra le trasformazioni prodotte
dagli insediamenti universitari e gli effetti, di doppio segno, riscontrati nei contesti territoriali di
riferimento.
A partire dagli anni '70 l'Università in Italia ha funzionato come istituzione della conoscenza statale
per la mobilità sociale delle nuove generazioni. Oggi il contesto politico e sociale è profondamente
mutato e l'importanza della formazione universitaria, soprattutto a livello internazionale, riguarda la
capacità dei singoli Stati di promuovere l'innovazione e la crescita culturale come volano per
l'economia - non a caso definita dalla letteratura come “economia della conoscenza”. La volontà di
adeguare a livello europeo un piano considerato strategico per la supremazia economica di livello
globale ha trovato nel Processo di Bologna la ratifica della prospettiva condivisa dagli Stati membri.
Gli Atenei affrontano dunque una stagione di importanza produttiva, laddove la capacità
d’innovazione, di costruzione di relazioni economiche e culturali complesse, di attività produttive
integrate con il territorio, infine di riuso e di rivitalizzazione delle aree metropolitane dismesse,
sono tutti elementi che concorrono allo sviluppo economico delle città.
In Italia non esiste ad oggi una coerenza operativa, nelle politiche urbane e nella pianificazione, in
grado di orientare il sistema universitario e quello metropolitano sullo stesso orizzonte di interessi.
L’integrazione dei due sistemi permetterebbe invece di determinare, strategicamente e con
consapevolezza degli effetti, le trasformazioni urbane necessarie alla promozione del territorio.
Invece, gli effetti prodotti dagli insediamenti universitari, spesso privi dei servizi necessari,
sembrano entrare unicamente nelle logiche dell'economia urbana, attraverso la valorizzazione
immobiliare delle zone urbane coinvolte, e difficilmente sono annoverati tra le esternalità positive a
livello della sostenibilità urbana e sociale.
L'analisi del caso studio romano, a partire dall'inquadramento territoriale, dall'analisi del modello
insediativo e dalle strategie future dei tre Atenei, propone di delineare una cornice utile agli studi
disciplinari per un intervento strutturale delle politiche urbane, sia per intercettare il potenziale di
sviluppo di questo tipo di istituzioni, che per orientarne gli effetti