research

Progettazione e realizzazione del Centro Operativo Emergenza Sismica (COES)

Abstract

Nel 2008, in occasione della prima esercitazione sul rischio sismico a valenza regionale organizzata dal Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche “Operazione Blue Mountains” [Moretti et al., 2010a], è stata inaugurata la nuova struttura di Pronto Intervento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Esistente fin dai primi anni ’70, la struttura negli ultimi anni ha subito un restyling sostanziale. Servendosi delle più moderne innovazioni tecnologiche, dai nuovi mezzi di comunicazione a quelli di trasmissione dati, è stata resa maggiormente modulare e adattabile alle attuali esigenze, dotata di facilities che favoriscono la velocità e la semplicità dell’intervento senza rinunciare alla qualità delle prestazioni offerte. La vera novità di tale organismo è rappresentata dal Centro Operativo Emergenza Sismica (COES), la struttura che funge, in occasione di un forte terremoto, da presidio INGV in area epicentrale. Progettato primariamente come punto di riferimento per il supporto tecnico-logistico ai colleghi impegnati nelle attività di campagna, il COES è stato concepito anche per essere il centro remoto per la diffusione dell’informazione scientifica sia per la Protezione Civile che per tutti gli operatori di soccorso (Vigili del Fuoco, associazioni di volontariato, Forze dell’Ordine, Esercito, ecc) impegnati nell’emergenza, i dipendenti delle amministrazioni locali e degli uffici pubblici e soprattutto per la popolazione colpita dall’evento. In questo lavoro, viene presentata la progettazione e la realizzazione del COES e alcune sue applicazioni in eventi simulati di diversa entità prima della sua utilizzazione in una reale emergenza sismica (terremoto de L’Aquila, 6 aprile 2009)

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