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La Rete Sismica Mobile del Centro Nazionale Terremoti
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Abstract
Il monitoraggio sismico e vulcanico del territorio nazionale rappresenta uno dei principali compiti
istituzionali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
L’INGV svolge tale importante funzione attraverso la gestione e la manutenzione di reti sismiche di
diversa tipologia e a differente scala che consentono di monitorare il territorio nazionale in tempo reale. Tre
sale di sorveglianza, una sismica presso la sede centrale di Roma e due vulcaniche presso la Sezione di
Catania e l’Osservatorio Vesuviano di Napoli, con personale qualificato in turno H24, consentono di
elaborare e comunicare tempestivamente al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPC) e alle sue
strutture regionali eventuali stati di allarme e il livello dell’emergenza.
Il Centro Nazionale Terremoti (CNT) è la sezione dell’INGV preposta al monitoraggio sismico del
territorio italiano ed interviene in questo importante servizio attraverso la gestione e la manutenzione della
Rete Sismica Nazionale (RSN) in collaborazione con le altre sedi dell’INGV dislocate sul territorio e con gli
uffici tecnici locali. Competenza del CNT è anche la rete sismica euro-mediterranea (MedNet): una rete di
stazioni sismiche a larga banda dislocate nei Paesi che circondano il Mediterraneo in condivisione con molti
istituti geofisici. Negli ultimi anni tali reti sono cresciute sia come numero di stazioni che come tecnologia,
consentendo di controllare in maniera estesa lo spettro di frequenze emesse dalla sorgente sismica e la
ciclicità delle strutture sismogenetiche.
In alcune aree del territorio nazionale l’alta densità di tali reti sismiche rende possibile una soglia di
detezione degli eventi molto bassa e localizzazioni di elevata precisione che permettono di associare la
micro-sismicità alle strutture sismo-genetiche. Tuttavia questo non è tecnicamente ed economicamente
possibile in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Per tale motivo si fa spesso ricorso all’uso di
reti temporanee in esperimenti mirati allo studio di aree a peculiare rischio sismico e vulcanico o, in caso di
forti terremoti, per aumentare la densità della rete già presente e migliorare il monitoraggio in real-time in
modo tale da analizzare con maggior dettaglio l’evoluzione della sequenza.
Unità specializzate nella gestione di reti sismologiche temporanee sono presenti in diverse sedi
dell’INGV. Esse lavorano in completa autonomia sul territorio di competenza ma sono in grado di realizzare
un buon livello di sinergia là dove esperimenti ed emergenze sismiche richiedano una stretta collaborazione.
La struttura più grande, sia come numero di strumenti a disposizione (più di 200 tra digitalizzatori e sensori)
che come personale impegnato, è la Rete Sismica Mobile (RSM) del CNT che è organizzata in modo da
rendere possibile l’impiego della strumentazione in più esperimenti mantenendo una quota di strumenti
riservata per gli interventi di emergenza.
In questo rapporto tecnico presentiamo la struttura organizzativa ed operativa della RSM del CNT, la
strumentazione in uso presso di essa e le diverse configurazioni possibili per le stazioni sismometriche
temporanee con l’obiettivo di fornire un manuale d’uso ai ricercatori, tecnologi e tecnici che si interfacciano
con la RSM, sia durante l’attività scientifica ordinaria (esperimenti di sismica passiva e attiva) che
straordinaria (emergenze sismiche)