research

Una nuova scheda “geologica” per la valutazione degli effetti sismici locali in siti di ubicazione di singoli edifici

Abstract

A partire dai terremoti del Friuli (1976) e dell’Irpinia-Basilicata (1980) la comunità scientifica ha approntato una serie di strumenti schedografici per il censimento della vulnerabilità sismica, del danno e dell’agibilità degli edifici, raggiungendo così un duplice risultato: raccolta omogenea di dati tipologico-strutturali finalizzati alla messa a punto di correlazioni tra i parametri sismologici ed i danni accertati e valutazione del livello di agibilità degli edifici danneggiati. Invece, dal punto di vista geologico non c’è stata un’analoga attenzione per gli strumenti di rilievo; sebbene nel tempo ne siano stati predisposti alcuni, essi non sono risultati mai esaustivi, pur considerando le necessarie e inevitabili semplificazioni che devono essere adottate per fare di una scheda uno strumento pratico, di facile applicazione. Nell’ambito dell’Unità di Ricerca è stato quindi condotto un censimento delle schede di tipo “geologico” già esistenti, al fine di integrare tutte le informazioni necessarie in un unico strumento schedografico. La nuova scheda consente la raccolta sistematica e ragionata delle informazioni, permettendo una codifica omogenea delle caratteristiche morfolitologiche locali e, laddove esistano sufficienti dati, una caratterizzazione geotecnica e geofisica del sottosuolo del sito esaminato. La nuova scheda proposta, opportunamente compilata, permette di fornire una valutazione qualitativa degli effetti sismici locali ed in particolare consente, a fronte di sufficienti dati raccolti e rilevati, una prima quantificazione degli effetti di amplificazione attesi (Fa) sulla base delle recenti normative nazionali e regionali di settore

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